Il Resto del Carlino
Da qualche settimana, in molti panifici la Coppia Ferrarese IGP vive sotto… pseudonimo. C’è chi la espone come «pane ferrarese», o «pane tipico» perché a chiamarla col suo vero nome – `coppia’ o in dialetto, ciupèta – si rischia di far scattare una pesante sanzione a carico del fornaio. In particolare se l’esercente, fidando nel fatto che da oltre 10 anni il pane caratteristico di Ferrara è tutelato da marchio Igp (Indicazione geografico protetto), sfrutta proprio questa denominazione non solo storica e popolare, ma anche caratteristica di tipicità, per promuoverne la vendita. Specialmente nei confronti dei turisti. La certificazione che doveva rappresentare l’asso di briscola per la ‘coppia’, sotto il profilo della promozione, si è trasformata infatti in un autentico capestro burocratico; e di recente un fornaio cittadino ha ricevuto una multa salata per non aver rispettato il severo disciplinare di produzione. Così la Confesercenti ha distribuito ai panificatori aderenti una circolare, in cui consiglia di cambiare il nome alla `coppia’ per evitare contestazioni e sanzioni. In attesa che da ministero, Regione e Unione Europea arrivi l’autorizzazione a modificare il disciplinare, tenendo conto delle innovazioni che in questi anni – senza alterare la tipicità e la qualità del celebre pane ferrarese – ne hanno cambiato le modalità di produzione.