Strategie ed esperienze per difendere i prodotti agroalimentari, vitivinicoli e le bevande spiritose DOP e IGP nel mondo
Vinitaly- Verona Fiere – Spazio Mipaaf – Piano Terra Palaexpo – lato ingresso San Zeno Lunedì 8 aprile 2013 – ore 11.45.
In occasione del Vinitaly, la Fondazione Qualivita, in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole, ha voluto portare il suo contributo al tema della contraffazione delle Indicazioni Geografiche. Una problematica che riguarda da vicino sia i consumatori che le imprese agroalimentari e vitivinicole italiane.
Duplice è stato l’impegno della Fondazione Qualivita in questi dieci anni di attività: la valorizzazione del settore italiano delle Indicazioni Geografiche promuovendo la conoscenza dei prodotti certificati DOP IGP, sia a livello nazionale che a livello internazionale. Dopo diverse edizioni dell’ Atlante Qualivita, nel 2012 è stato realizzato, in collaborazione con AIGIC e Federdop, l’Atlante Qualivita FOOD&WINE, il primo ed unico Atlante studiato come strumento specifico per la divulgazione delle eccellenze agroalimentari e vitivinicole italiane atto a promuovere la conoscenza dei marchi e il conseguente contrasto alla contraffazione. Per aumentare la sensibilità dei mercati esteri su queste tematiche e, alla luce dei numerosi casi di contraffazione e di Italian Sounding soprattutto negli altri Paesi, la nuova edizione dell’Atlante Qualivita FOOD&WINE 2013 verrà stampata anche in lingua inglese e sarà disponibile in formato cartaceo e digitale.
L’impatto della contraffazione sull’economia legale è devastante. Secondo una ricerca realizzata da CENSIS nel 2012 per il Ministero dello Sviluppo Economico, senza la contraffazione in Italia ci sarebbero 110.000 posti di lavoro in più. Il mercato del falso nel nostro Paese vale 6,9 miliardi di euro. I contraffattori intervengono in qualsiasi settore merceologico e tipologia di prodotti. Secondo il piano nazionale anticontraffazione del CNAC – Consiglio Nazionale Anticontraffazione -, sono prioritari gli interventi nei settori agroalimentare, design, elettronica, farmaci, giocattoli, meccanica, moda, tessile, accessori e opere d’arte. Nello specifico vengono evidenziati i dati della contraffazione agroalimentare che si aggira intorno ai 60 miliardi di euro, ripartiti fra 6 di contraffazione vera e propria e 54 di “Italian sounding” (Stime ICE- Federalimentari).
Le Indicazioni Geografiche non rappresentano più un economia marginale e legata a pochi Paesi europei. Secondo uno studio della Commissione, il valore complessivo delle DOP e IGP europee ammonta a 54 miliardi di euro. In Italia, il comparto somma un valore complessivo di 12 miliardi di euro, con 753 denominazioni riconosciute – di cui 193 prodotti del settore agroalimentare, 521 vini e 39 spiriti – e si posiziona al secondo posto nella graduatoria europea, preceduta solo dalla Francia. Per questo i prodotti agroalimentari e vitivinicoli italiani sono spesso oggetto di sofisticazioni, falsificazioni, contraffazione e ingannevole utilizzo dell’origine geografica.
La tavola rotonda “La contraffazione delle Indicazioni Geografiche italiane e la violazione del Made in Italy” vuole contribuire a portare chiarezza attraverso studi, testimonianze ed esperienze dirette di professionisti ed esperti del settore presenti all’incontro.
Aprirà i lavori l’intervento dell’avvocato Daniela Mainini, presidente CNAC (Consiglio Nazionale Anticontraffazione), organismo interministeriale di coordinamento strategico delle iniziative di contrasto al fenomeno. Autrice del libro “Fatto in Italia? No, Made in Italy”, nel corso del dibattito spiegherà il perché della scelta di un titolo così provocatorio e metterà in evidenza la differenza tra contraffazione e Made in Italy.
Seguirà nel dibattito Giorgio Bocedi, avvocato nel campo della Proprietà Intellettuale e delle Indicazioni Geografiche, che esporrà le principali novità del Regolamento (UE) 1151/12 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari e la protezione delle DOP e IGP al di fuori dell’Unione europea.
Luigino Disegna, Presidente CSQA Certificazioni, commenterà il funzionamento della certificazione di conformità sui prodotti a denominazione d’origine e a indicazione geografica, spiegando quale riconoscibilità viene attribuita alla certificazione in ambito europeo ed extraeuropeo.
La testimonianza dal mondo dei consorzi arriva prima con Luca Giavi, direttore generale Consorzio di Tutela della DOC Prosecco, il vino europeo che, assieme allo champagne, è in assoluto il più contraffatto. Da anni questo Consorzio è impegnato nella difesa dalle numerose frodi e dai tentativi di imitazione a livello internazionale. Giavi esporrà le azioni intraprese al fine di contrastare i numerosi casi di utilizzo improprio e imitazione della denominazione “Prosecco” diffusi a livello mondiale, oltre che illustrare il coinvolgimento del Consorzio nel progetto OPSON II, nell’ambito del circuito Interpol Eurogol.
Seguirà l’intervento di Giuseppe Liberatore, presidente AICIG, sistema associativo tra Consorzi di tutela realizzato per la prima volta in Italia, supportando e promuovendo la politica delle Indicazioni Geografiche italiane in sede nazionale, comunitaria e internazionale. “Fin dalla loro istituzione – commenta Liberatore – l’impegno dei Consorzi sul fronte della vigilanza, con il successivo indispensabile ausilio degli organismi terzi di controllo, ha prodotto risultati lusinghieri, soprattutto per quanto attiene all’autorevolezza acquisita nel far rispettare i disciplinari di produzione.
Questa impostazione ha consentito indubbiamente un generale innalzamento dei parametri qualitativi dei prodotti immessi sul mercato”. Il punto di vista legale torna al centro del dibattito con Bernard O’Connor, avvocato dello studio legale internazionale NCTM, che commenterà la linea politica seguita dalla UE sulle IG nell’ ambito dei trattati internazionali sul libero commercio (Free Trade Agreements) ed esporrà la situazione attuale in Asia dove è in corso uno scontro fra Stati Uniti e Ue sulle IG.
Sarà Ezio Pellissetti, consigliere delegato di Valoritalia, che esporrà le specificità della certificazione regolamentata, con particolare riferimento ai prodotti del settore vitivinicolo e l’impatto positivo che la certificazione di conformità può avere sulle aziende e i consumatori.
Concluderà l’incontro Paolo De Castro, Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, da sempre impegnato nella difesa e valorizzazione delle Indicazioni Geografiche.
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