Oggi la Commissione europea propone di consentire agli agricoltori dell’UE di avvalersi, per il 2024, di deroghe alle norme della politica agricola comune che li obbligano a mantenere alcune zone non produttive.
La proposta della Commissione, inviata oggi agli Stati membri che voteranno al riguardo in una riunione di commissione, fornisce una prima risposta politica concreta per affrontare le preoccupazioni in materia di reddito degli agricoltori. Essa fa inoltre seguito alle richieste formulate da diversi Stati membri nelle sessioni del Consiglio “Agricoltura”.
Per ricevere il sostegno della PAC cui hanno diritto, gli agricoltori devono rispettare un insieme rafforzato di nove norme benefiche per l’ambiente e il clima. Questo principio di condizionalità si applica a quasi il 90 % della superficie agricola utilizzata nell’UE e svolge un ruolo importante nell’integrazione delle pratiche agricole sostenibili. Questa serie di norme di base è denominata BCAA, ossia “buone condizioni agronomiche e ambientali”.
La norma BCAA 8 impone, tra l’altro, di destinare una quota minima di seminativi a superfici o elementi non produttivi. Quest’ultimo si riferisce di norma ai terreni lasciati a riposo, ma anche a caratteristiche quali siepi o alberi. Le aziende con meno di dieci ettari di seminativi sono generalmente esentate da tale obbligo. O
ggi la Commissione offre a tutti gli agricoltori dell’UE la possibilità di essere esentati da tale requisito e di essere ancora ammissibili al pagamento diretto di base della PAC.
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Fonte: EC.europa.eu