Cinta Senese DOP: gli allevatori mettono i loro esemplari in vetrina con Buy Food. Tirelli: “Forte sostegno al Consorzio”. Esemplari di Cinta Senese DOP in Piazza del Campo per la promozione del prodotto con tanto di foto degli allevatori con i pregiati esemplari. L`assessore regionale Saccardi: “Riscoperta una razza che si stava estinguendo e che oggi è molto richiesta”
Nella Sala della Pace a Siena, nel Palazzo comunale, trova spazio l’affresco del Buono e del cattivo governo di Ambrogio Lorenzetti. L’opera è nota in tutto il mondo, ed è un ciclo di affreschi che ritrae in forma di allegoria le conseguenze di un buono e di un cattivo governo. L’opera aveva il manifesto obiettivo di ispirare i governatori della città ad agire per il meglio nel gestire la cosa pubblica. Proprio su quella parete, nel ritrarre il buon governo, Ambro- gio Lorenzetti scelse di collocare la Cinta senese, riconoscibile dalla fascia bianca sul mantello scuro, condono dal ‘porcaro’ verso il mercato. La storia vuole che la Cinta venisse infatti utilizzata per ripulire il granellame che cadeva dai banchi.
L`affresco risale al 1338, e ieri, nel 2021 la Cinta è tornata protagonista in Piazza del Campo, grazie al Consorzio di tutela della Cinta senese in collaborazione con il comune di Siena. “Una mattinata così – dice l`assessore al commercio e al turismo, Alberto Tirelli – è un sostegno forte al Consorzio della Cinta in un momento come questo, dobbiamo stare attenti a tutti gli imprenditori che continuano ad investire e che portano avanti un marchio prestigioso“. “La Cinta senese è un’eccellenza tra le eccellenze, e Siena, col Buy food, si propone come vetrina per queste: non solo Ricciarelli e Panforte, ma anche Marroni del Mugello e il fagiolino di Rignano. Credo che dare a tutta la Toscana la possibilità di mettersi in mostra sia una cosa significativa”.
Dello stesso avviso Stefania Saccardi, vicepresidente della regione Toscana, nonché assessore all’agro alimentare: “Ormai la Cinta non è più un prodotto tipicamente senese ma è una delle eccellenze della nostra regione. Proprio la stessa regione che ha saputo riscoprire questa razza che si stava estinguendo, riprendere una tradizione ed intraprendere un percorso per la sua valorizzazione. Oggi la Cinta è una DOP ed è uno dei prodotti più ricercati in assoluto“. “Abbiamo già parlato con gli allevatori – prosegue Saccardi – perché abbiamo intenzione di prendere misure per il benessere animale , per esempio difendendoli dalle malattie che gli ungulati trasmettono”. Gli ungulati che diventano un problema per gli allevatori: “Una presenza enorme di questi animali – conclude la vicepresidente della Toscana – che danneggia culture e allevatori: ovini, suini e financo bovini vengono aggrediti. Questo è un tema su cui stiamo lavorando anche con le altre regioni, dal momento che non è un problema solo toscano”.
Estrema soddisfazione anche da parte del Consorzio, come spiega il presidente Daniele Baruffaldi: “Questa mattinata è stata dedicata innanzitutto ai `porcari` e di conseguenza all’animale che è la Cinta. Questo animale è tornato in Piazza del Campo dopo secoli, e noi abbiamo voluto ricordare quel momento per iniziare una nuova campagna promozionale rivolta soprattutto ai nuovi allevatori e ai giovani”. L`idea è quella di avviare un nuovo modo di valorizzare il prodotto anche tra i giovani
Fonte: Corriere di Siena