il Sole 24 Ore
Detto, fatto. La Cina non perde tempo e da ieri, 1° luglio, dopo gli annunci del mese scorso, è passata ai fatti aprendo ufficialmente la procedura antidumping e antisovvenzione sui vini importati dall’Europa.
L’indagine interna, ventilata più volte, è già finita. Poche righe sul sito del ministero del commercio estero cinese aprono un nuovo fronte. Prima facie, come si suol dire, la Cina è convinta che il dumping e, novità assoluta, anche le sovvenzioni europee, esistano. Adesso tocca agli esportatori e agli importatori dimostrare il contrario e cioè che non ci sono elementi per tassare il vino europeo. Ma anche i produttori cinesi che nel giugno scorso, per la precisione a Ferragosto, hanno denunciato le importazioni scorrette dovranno darsi da fare per dimostrare il danno subito. Aumenta così, con queste poche righe, la pressione sui Paesi che possono fare un passo indietro in sede europea dando un voto negativo all’antidumping europeo contro l’importazione di pannelli solari cinesi.
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