Da una parte la corsa ai supermercati per l`accaparramento dei generi alimentari. Dall`altra il rallentamento delle catene produttie dell`agroindustria, indotto dalle misure di sicurezza anticontagio per i lavori di industria e agricoltura. Il settore rischia di andare in cortocircuito. Per questo il presidente di Federalimentare, Vacondio, chiede interventi per frenare la corsa ai negozi. L`industria è comunque in grado di assicurare le forniture, ma questa non è una situazione normale. Questo scenario, aggiunge la Coldiretti, potrebbe innescare speculazioni sui prezzi degli alimentari freschi. Per questo chiede di monitorare.
«La produzione? Rallenta, certo. Per rispettare le nuove, doverose misure di sicurezza abbiamo un calo che oscilla tra il io al 20%». A quantificare le conseguenze sulla produzione delle norme perla salute dei lavoratori è Bruno Piraccini, presidente della Orogel. Una delle più grandi aziende del comparto alimentare italiano. I conti sono presto fatti: «Ci sono delle misure di prevenzione che devono essere fatte all`entrata dei lavoratori in azienda – spiega – anche solo per misurare la febbre a tutti ci vuole tempo. Abbiamo ritoccato i turni, in modo che i gruppi siano ridotti e non si debbano incontrare troppo tra di loro. Eppoi lavoriamo 24 ore su 24, nella sosta prevista per la refezione si accede a scaglioni e c`è una parte del personale che continuamente deve pulire e disinfettare gli ambienti prima di far entrare il gruppo successivo».
Fonte: Il Sole 24 Ore