La nebbia si è alzata, i timori che hanno preceduto l’inaugurazione di Expo 2015 si sono quasi dissolti. È rimasto l’entusiasmo dei visitatori, sempre più coinvolgente. Il nuovo modello di Esposizione universale non è solo una vetrina delle migliori tecnologie per un futuro sostenibile, ma un evento globale e interattivo con migliaia di appuntamenti culturali e di intrattenimenti. Spettacoli, concerti, convegni, show cooking, laboratori didattici e mostre, hanno fatto da corollario al tema al centro della manifestazione: «Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita» è il filo logico che attraversa tutti gli eventi organizzati sia all’interno sia all’esterno di Expo, un’occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo. Da una parte un’umanità che soffre la fame (circa 870 milioni di persone denutrite nel biennio 2010-2012), dall’altra chi muore per disturbi di salute legati a un’alimentazione scorretta e troppo cibo (circa 2,8 milioni di decessi per malattie legate a obesità o sovrappeso). Inoltre, ogni anno, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate.
Per questo motivo servono scelte politiche consapevoli, stili di vita sostenibili e un più giusto equilibrio tra disponibilità e consumo delle risorse. Nutrirsi è certamente un atto necessario, fondamentale per la nostra vita e il nostro benessere, ma può essere anche uno dei più gioiosi per l’uomo. Il piacere del palato diventa strumento di conoscenza: i sapori e gli odori delle cucine internazionali raccontano la storia e le culture delle società del Pianeta.
L’ eredità culturale di Expo è la Carta di Milano. Perla prima volta nella storia delle Esposizioni universali, il grande evento internazionale è stato preceduto da un dibattito nel mondo scientifico, nella società civile e nelle istituzioni sul tema della manifestazione. Questo intenso e profondo processo ha portato alla definizione della Carta di Milano: un documento partecipato e condiviso che richiama ogni cittadino, associazione, impresa o istituzione ad assumersi le proprie responsabilità per garantire alle generazioni future di poter godere del diritto al cibo.
Fonte: Il Giornale