L’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani (IVSI) partecipa ad Enjoy European Quality (http://www.enjoyeuropeanquality.eu), un progetto triennale cofinanziato dalla Comunità Europea che ha lo scopo di aumentare la notorietà e la riconoscibilità dei prodotti europei nel settore food&wine. E lo fa con due compagni di eccezione che con i salumi “vanno a nozze”, i vini – rappresentati dal Consorzio di Tutela dell’Asti D.O.C.G., e i formaggi con il Consorzio Tutela Provolone Valpadana D.O.P.
La presentazione ufficiale dell’iniziativa prevede due tappe: la prima, si è tenuta lo scorso 18 gennaio a New York, al Ristorante Gattopardo e la seconda invece è oggi a San Francisco.
Enjoy European Quality (E.E.Q.), si articolerà in diversi momenti: workshop, incontri b-to-b per le aziende, attività di social media marketing, eventi promozionali che nell’arco di una settimana si alterneranno in ristoranti selezionati, eventi, promozioni nei punti vendita n città che rappresentano i maggiori mercati Statunitensi come Miami, New York, Chicago, Los Angeles, San Francisco, oltre ad altre città selezionate in Ohio e Michigan. E’ un progetto che si rivolge a tutto il mondo che ruota attorno al settore alimentare, dai consumatori amanti del made in Italy, ai buyer, dai distributori agli chef, dai sommelier ai giornalisti.
Per i salumi italiani quello degli Stati uniti è un mercato molto importante, è infatti il primo Paese di destinazione extra UE seguito dalla Svizzera e dal Giappone. Nel corso del 2016 le esportazioni di salumi italiani verso gli Stati Uniti hanno riguardato 8.308 ton per un valore di 100,7 milioni di euro.
Gli scambi con gli Stati Uniti, sono alimentati in gran parte dalla costante ricerca da parte del consumatore americano di prodotti di alta qualità, che difficilmente trova in produzioni locali americane.
Ma quali salumi italiani preferiscono gli americani?
Per quanto riguarda la composizione della domanda statunitense, il 83% dei salumi che arrivano negli USA dal nostro Paese è rappresentato dal prodotto di punta della salumeria italiana: il Prosciutto Crudo stagionato, seguono Prosciutto cotto (7%), Mortadella e würstel (6%), Salami stagionati (2%) e Altri prodotti (2%).
L’esistenza di barriere di tipo sanitario ha a lungo penalizzato la possibilità di esportare l’intera gamma di salumi italiani, determinando una elevata concentrazione delle nostre esportazioni sui prosciutti crudi stagionati. Una situazione questa che sta cambiando, perché a partire dal 2016 si è potuto procedere con le spedizioni di prodotti a breve stagionatura autorizzate a seguito del riconoscimento da parte delle Autorità americane dell’indennità della macroregione del Nord Italia dalla Malattia Vescicolare del suino.
EXPORT USA PRIMI NOVE MESI: + 8,3 in quantità e + 7,8% in valore
Nei primi nove mesi del 2017 le esportazioni di salumi italiani verso gli USA hanno raggiunto quota 6.370 ton (+8,3% rispetto allo stesso periodo del 2016) per un valore pari a 77,1 mln di euro (+7,8%). Un contributo alla crescita del nostro export è arrivato da tutte le categorie di salumi, brillanti in particolare le performance di salami e insaccati cotti. L’affermazione dei salami, iniziata proprio nel 2016, conferma l’interesse dei consumatori nordamericani oltre che per la qualità, anche per la varietà dei prodotti e dei sapori.
Fonte: Istituto Valorizzazione Salumi Italiani