I vegetariani sono il 7,1% degli italiani mentre l’1% è vegano: pertanto l’8% delle persone che fa la spesa segue una dieta esclusivamente “cruelty free” rinunciando alla carne e ai prodotti della pesca e in misura inferiore ai derivati animali come uova, latte vaccino, formaggi e miele. I dati sono estrapolati dall’ultimo rapporto Eurispes che ogni anno fotografa l’evoluzione e il cambiamento degli stili di vita e di comportamento degli italiani. Un dato importante che trova un riscontro concreto anche sugli scaffali dei supermercati dove la presenza di prodotti destinati a vegetariani e vegani è in continuo aumento come attesta la presenza di bevande di riso, soia, avena e altre in sostituzione del latte, oppure dei prodotti a base di legumi, seitan e tofu per apportare le proteine necessarie alla dieta in assenza della carne.
Le motivazioni che spingono le persone verso la scelta vegetariana e vegana sono in alcuni casi legati a motivi di salute (30%), a una maggiore sensibilità verso il mondo animale e il rifiuto dei sistemi di allevamento intensivi, ritenuti inaccettabili. Una parte rilevante di persone ha invece sposato la dieta senza carne per ragioni ambientali ritenendo insostenibile a livello globale l’alimentazione onnivora. Un altro aspetto, dunque, che identifica i nuovi modelli di consumo degli italiani, che fanno sempre più della qualità e della sicurezza alimentare aspetti primari nelle proprie scelte di acquisto, prima ancora del risparmio economico, come già evidenziato da altri risultati emersi dalla ricerca Euirspes (leggi qui).
Fonte: Ilfattoalimentare.it