I danni causati al made in Italy dal fenomeno dell’Italian Sounding sono di circa 63 miliardi di €. Tra i più colpiti Parmigiano Reggiano DOP, Grana Padano DOP e Aceto Balsamico di Modena IGP.
L’italian sounding, ovvero il fenomeno di imitazione o evocazione di prodotti italiani a fini di commercializzazione ingannevole, l’export del settore agroalimentare del nostro Paese raddoppierebbe. Dai 62,2 miliardi di euro di esportazioni registrate nel 2023, si arriverebbe a quota 126 miliardi. Di conseguenza, il danno arrecato dall’italian sounding all’agroalimentare tricolore è di oltre 63 miliardi.
A riportarlo è il “Rapporto Italian Sounding 2024: quanto vale e come trasformarlo in export made in Italy“, di The European House-Ambrosetti che viene presentato quest’oggi a Bormio durante l’ottava edizione del forum “La Roadmap del futuro per il Food&Beverage”.
Dall’analisi risulta che l’italian sounding – pratica che non è considerata illegale, a differenza della contraffazione – è più marcato in Giappone, seguito da Brasile, Germania, Regno Unito e Stati Uniti. Le categorie di prodotto più “imitate” risultano invece ragù, Parmigiano Reggiano DOP e Grana Padano DOP, Aceto Balsamico di Modena IGP, pesto e altri condimenti e pizza.
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Fonte: Corriere della Sera