Italy is the star, l`Italia è la stella del mercato dei vini d`eccellenza. Lo dicono gli esperti del Liv-ex, la piazza per eccellenza dei fine wine. Un mercato profondamente cambiato e il lockdown ha contribuito ad accelerare alcuni trend già consolidati: sono sempre di più gli acquisti online e il trading su Internet, a sua volta, ha contribuito ad ampliare il ventaglio di etichette di diversi Paesi facendo salire le quotazioni di alcuni brand e, in altri casi, addirittura trainando l`ingresso di nuovi. Fenomeni che hanno innanzitutto contribuito ad allargare il mercato, con un effetto dirompente: hanno “scardinato” la totale predominanza dei francesi nelle transazioni.
«Assistiamo al declino dei Bordeaux», dice Justin Gibbs, co-fondatore del Liv-ex. Nel 2010, anno di picco della richiesta boom da parte della Cina, i Bordeaux coprivano il 96% del mercato, ora sono dimezzati, al 48%. Del declino dei Bordeaux si erano in passato avvantaggiati i fratelli francesi della Borgogna, che lo scorso anno hanno toccato il massimo dello share, 20%. Ma quest`anno, ecco una perdita di quota del 15%. «I buyer hanno spiegato le ali», commenta Gibbs, volando oltre i due territori francesi, avventurandosi nel mondo. Nel solo mese di aprile il numero di etichette differenti è aumentato del 30% Usa, Spagna, Australia, Germania: le etichette blasonate di questi Paesi si stanno facendo largo nel Liv-ex. Ma le star sono le etichette italiane, che solo fino a sei anni fa occupano una quota del 2% delle etichette scambiate sulla piattaforma londinese.
Fonte: La Repubblica – Affari & Finanza