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Agricoltura e analisi dei consumi nei convegni di apertura del Sana. La risposta alla crisi? E’ verde. Il biologico è ormai l’unico settore dei consumi alimentari in espansione. Nel corso dell’ultimo anno è cresciuto del 15,1% e anche nel 2012, a fronte di una contrazione dei consumi alimentari, che si stima a fine anno sarà dell’1,7%, il biologico non ha perso quote di mercato. Anzi si è incrementato di un ulteriore 1,3%. In cima alla lista degli alimenti più consumati uova, latte e il freschissimo, ma ora anche il comparto zootecnico inizia ad avere una crescita esponenziale, mentre la nuova tendenza del fai da te promuove le farine e le conserve alimentari. I sociologi dei consumi sono propensi a legare anche l’esplosione del biologico con la nuova tendenza vegetariana. In Italia sono oltre 5 milioni con una quota di quasi mezzo milione di vegani, che non consumano alcun prodotto di derivazione animale. Per sodisfare questo mercato in crescita l’Italia conferma la sua leadership europea come paese a maggiore coltivazione biologica. Sono circa 48 mila le aziende che coltivano bio una superficie arrata a sfiorare il milione e duecentomila ettari. La regione più verde è la Sicilia, ma l’Emilia Romagna è quella che conta il maggior numero di aziende biologiche di trasformazione. Quest’anno c’è la novità dei primi vini biologici ad etichettatura europea. Di tutto questo si parlerà al Sana dove nella giornata di apertura l’8 Settembre viene presentato l’osservatorio Sana Sana: Nomisma illustrerà la ricerca che ha svolto – in collaborazione con Federbio – sui consumi di biologico in Italia. ANCHE tra gli agricoltori ormai il trend biologico è quello che tira. Se ne parla sempre al Sana dove all’agricoltura biologica è dedicato il convegno di apertura (sabato 8 settembre, ore 11, Sala Concerto) sul tema “Nutrire il pianeta in modo sostenibile: il ruolo dell’agricoltura biologica”. Dopo i saluti introduttivi di Duccio Campagnoli (Presidente BolognaFiere) e di Paolo Carnemolla (Presidente di Federbio), interverranno il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, Markus Arbenz (direttore esecutivo di Ifoam), Paolo De Castro (Presidente della commissione agricoltura del Parlamento europeo),Tiberio Rabboni (Assessore Agricoltura della Regione Emilia Romagna), Pilar Santacoloma (FAO) e Andrea Segrè (Preside della Facoltà di Agricoltura dell’Università di Bologna).