L’Italia consolida il suo primato europeo come paese leader nelle Denominazioni di prodotti agroalimentari. L’ultimo report di Istat indica che il nostro paese è primo per numero di riconoscimenti DOP, IGP e STG conferiti dall’Unione europea. I prodotti agroalimentari di qualità riconosciuti nel 2014 sono 269, otto in più rispetto al 2013. I settori con il maggior numero di riconoscimenti, secondo Istat, sono ortofrutticoli e cereali (103 prodotti), formaggi (49), oli extravergine di oliva (43) e le preparazioni di carni (38). Le regioni più vocate per i prodotti di eccellenza sono l’Emilia-Romagna e il Veneto, rispettivamente con 41 e 36 prodotti riconosciuti. A gestire il business dei prodotti DOP è un esercito di circa 80mila operatori certificati, in calo di circa un punto percentuale sul 2013.
Peraltro il Rapporto Qualivita 2015 registra 9 nuove registrazioni e conta 283 indicazioni geografiche food e 523 wine. Il loro valore ammonta nel 2014 a 13,4 miliardi (+4%), di cui 7,1 miliardi di export (+8,2%). “Il successo dell’agroalimentare italiano è stato determinato dall’investimento sulla qualità – interviene Mauro Rosati, Direttore Generale della Fondazione Qualivita. Tuttavia ora è necessario avviare un processo di razionalizzazione delle DOP: cancellare quelle trascurate dai produttori e che non entrano nella grande distribuzione. E che spesso non hanno certificazioni e disciplinare. Semmai vanno valorizzate quelle del Sud, dall’arancia siciliana al pecorino siciliano”.
Fonte: Il Sole 24 Ore