Il Sole 24 Ore
Vita dura per i falsari del “Made in Italy” agroalimentare. Il ministero delle Politiche agricole ha intensificato l’azione di contrasto all’illegalità in tavola e ieri ha presentato i risultati degli interventi per la tutela delle eccellenze italiane. Una task force (Ispettorato repressione Frodi-Icqrf, Carabinieri delle Politiche agricole-Nac, Corpo Forestale e Guardia Costiera-Capitaneria di porto) ha effettuato nei primi 8 mesi di quest’anno oltre 60mila controlli che hanno portato al sequestro di prodotti alimentari per 32 milioni e 6mila sanzioni. Nel 2013 i controlli avevano superato quota 116mila con «ritiri» per 6o milioni. Le azioni più recenti riguardano succhi di frutta,vino e olio. Oltre 500 tonnellate di concentrati di succhi sono stati «scovati» in un’azienda della Piana di Gioia Tauro: 60 tonnellate di prodotto estero spacciato per italiano e 450 in pessime condizioni di conservazione. È stata sgominata anche un’associazione transnazionale che commercializzava un «wine kit» con etichette dei brand simbolo della migliore enologia, dall’Amarone al Chianti. Una frode da oltre 28 milioni. Nel mirino l’olio d’oliva, col sequestro di 400 tonnellate (e 16 arresti) di imprese della Puglia e della Calabria che fornivano false fatture di vendita di olio extravergine, in realtà di provenienza spagnola che veniva etichettato «100% italiano biologico».