Nei primi nove mesi del 2015, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si registra una timida ripresa della spesa alimentare delle famiglie italiane (+0,3%, a valori correnti). Lo rileva l’analisi dell’Ismea sui consumi domestici di prodotti agroalimentari condotta sulla scorta della banca dati Ismea-Nielsen. Tale tendenza, quantunque debole, si contrappone all’andamento negativo del 2014 (-1% su base annua).
La spesa per generi alimentari presenta una sostanziale stabilità (-0,1%) che scaturisce da tendenze contrastanti per diversi prodotti: le contrazioni più evidenti sono legate all’acquisto di carni (-5,6%) e prodotti lattiero caseari (-3,2%), mentre aumenta la spesa per prodotti ittici (+4,6%), frutta e verdura (in particolare per un sensibile aumento dei prezzi unitari rispetto al 2014) e yogurt. Elemento portante per le dinamiche di acquisto, sembra essere l’imporsi di stili di vita e di consumo sempre più basati sul rapporto “alimentazione e benessere”.
E’ in aumento infine la spesa per bevande (+3,8%) che rappresentano un 10% dell’intera spesa alimentare: in sensibile aumento gli acquisiti di acque minerali (+9,8%) e birra (+6,5%), controbilanciati da una lieve flessione registrata dai vini, che a fronte di prezzi in aumento (specie per i vini certificati di qualità) segnano un -0,6% di spesa su base annua.
Fonte: Ismeaservizi