Roma 10 marzo – Riflettori puntati sul mercato estero per l’agroalimentare italiano nel Rapporto sul commercio agroalimentare, giunto alla sua 21a Edizione e disponibile on line sul sito (o in formato cartaceo su richiesta a biblioteca@inea.it), con un approfondimento riguardante l’analisi della competitività dei prodotti del cosiddetto Made in Italy sui principali mercati esteri. Miglioramento della performance commerciale dell’agroalimentare nel 2012 rispetto all’anno precedente, con una crescita delle esportazioni del 5%, a fronte di una flessione delle importazioni del 2,5%. Il deficit agroalimentare si è ridotto da oltre 9 miliardi (nel 2011) a poco più di 6,5 miliardi di euro. Tale miglioramento viene confermato anche nel corso dei primi 6 mesi del 2013, con una riduzione delle importazioni agroalimentari e un ulteriore incremento dell’export.
L’andamento positivo del commercio estero conferma la migliore tenuta che il settore agroalimentare sta registrando rispetto al complesso dell’economia in questi anni di crisi. L’andamento favorevole delle esportazioni in termini assoluti e anche in relazione all’andamento delle importazioni, determina il miglioramento di alcuni indicatori del sistema agroalimentare, quali in particolare la propensione ad esportare e il grado di copertura commerciale. La prima, ossia il rapporto tra flusso in uscita e produzione agroindustriale, entrambi in crescita nel 2012, riporta un miglioramento dell’1,1% rispetto al 2011. Il secondo, rapporto tra esportazioni (in crescita) ed importazioni (in calo) registra una variazione più consistente (rispetto al 2011 guadagna ben 6 punti percentuali), invertendo la tendenza dei due anni precedenti. Al contrario, si riduce dello 0,7% la propensione ad importare, a causa della già descritta flessione delle importazioni.Il grado di autoapprovvigionamento, rapporto tra produzione agroindustriale e consumo, entrambi in crescita nel 2012, registra un incremento pari al 2,9%, legato anche in questo caso alla performance positiva dei flussi in uscita rispetto a quelli in entrata e, in aggiunta, rispetto alla dinamica moderata della produzione interna.
Da oggi, inoltre, è on line la Banca Dati INEA sul Commercio con l’estero dei prodotti agroalimentari, basata su una aggregazione originale dei dati Istat sviluppata dall’INEA e l’Università Cattolica del Sacro Cuore. La Banca Dati, consultabile sul sito dell’Istituto, permette di ricostruire i flussi, in valore e in quantità, delle importazioni e delle esportazioni italiane dei singoli prodotti agroalimentari con riferimento a 107 Paesi partner. In dettaglio, le informazioni sono organizzate in: Banca Dati Nazionale, che contiene i flussi agroalimentari dell’Italia dal 2000 al 2012, con un dettaglio sugli scambi di 280 voci di prodotto con i singoli Paesi partner; Banca Dati del Made in Italy, che riporta il dettaglio degli scambi, dal 2010 al 2012, di quei prodotti agroalimentari riconosciuti all’estero come “tipici” del nostro Paese.
INEA-Sintesi_commercio_estero.pdf
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