Agrisole
Federalimentare registra una crescita rallentata del fatturato e una flessione dell’1,4% della produzione. In calo occupati e investimenti, 200 aziende chiudono i battenti – Crediti con la Pa per 2 miliardi comincia a perdere i primi colpi: per la prima volta infatti nel 2012 si riducono occupati e investimenti. I tagli alla spesa alimentare nell’ultimo anno sono costati infatti 7 miliardi, mentre in 5 anni sono stati bruciati oltre 20 miliardi. L’industria alimentare paga dunque un prezzo alto con un fatturato di 130 miliardi, ancora in crescita (+2,3%), in rallentamento però rispetto al 2011 e 2010 (+3,3%), una produzione in flessione dell’ 1,4% e la scomparsa di 200 aziende. E la radiografia tracciata da Federalimentare in occasione della presentazione del primo bilancio. «Nelle crisi non esistono isole felici – ha detto il presidente dell’associazione di rappresentanza delle industrie alimentari italiane, Filippo Ferrea Magliani – finora l’industria alimentare ha saputo confermare la sua vocazione alla qualità, ma l’erosione dell’occupazione, la riduzione della propensione agli investimenti e la difficoltà nell’accesso al credito sono il riflesso di una spirale involutiva del paese che ci fá guardare al futuro con preoccupazione».