Viticoltura sostenibile: Lo studio dell’Università di Bayreuth (Germania) analizza, alla luce del nuovo regolamento delle Indicazioni Geografiche, i nuovi impegni di sostenibilità della filiera dei vini.
La produzione del vino deve affrontare numerose sfide in termini di sostenibilità. La spina dorsale della normativa europea sul vino è il quadro delle Indicazioni Geografiche (IG), attualmente in fase di riforma come parte dell’Agenda Farm-to-Fork dell’UE (vai alla riforma IG). Un aspetto importante della riforma è rafforzare la prestazione di sostenibilità delle IG consentendo l’integrazione degli “impegni di sostenibilità” nelle specifiche dei prodotti IG.
L’articolo valuta questo approccio politico sulla base delle valutazioni delle parti interessate della regione vinicola tedesca della Franconia e della regione italiana dell’Alto Adige. Utilizzando un approccio a metodi misti, combinando interviste semi-strutturate e un’indagine quantitativa tra i produttori di vino. I risultati vengono interpretati attraverso la lente analitica dei Principi di progettazione di Elinor Ostrom per la governance sostenibile delle risorse comuni.
I risultati mostrano che la regolamentazione dal basso verso l’alto nel quadro delle IG può essere uno strumento praticabile per promuovere la viticoltura sostenibile. I produttori di vino sono profondamente consapevoli delle sfide legate alla sostenibilità ecologica e socioeconomica e possono dare priorità a misure adattate a livello locale che integrino le conoscenze locali e corrispondano alle capacità esistenti. Ciò potrebbe creare una “proprietà” delle misure necessarie e contribuire alla “reputazione collettiva” delle IG.
La riforma dell’UE generalmente si adatta a questi risultati. Ciò corrisponde alle richieste generali di un processo decisionale più partecipativo come base per una trasformazione del sistema alimentare. Fornisce una base giuridica chiara per l’azione guidata dai produttori verso la sostenibilità, senza essere troppo rigido o tentare una definizione generale.
I rapporti di sostenibilità proposti e una piattaforma condivisa possono alleviare il rischio di utilizzare gli impegni di sostenibilità come strumento di marketing e riflettere l’obiettivo collettivo di un sistema vitivinicolo sostenibile. Inoltre, le IG sembrano affrontare alcuni aspetti della sostenibilità meglio di altri.
Gli impegni di sostenibilità nelle IG dovrebbero inoltre evitare di aggiungere oneri amministrativi al già piuttosto rigido regime delle IG e devono essere sufficientemente inclusivi e graduali.
Nel complesso, gli impegni in materia di sostenibilità nelle IG possono essere considerati solo come parte di un policy mix più ampio.