India: l’export italiano di settore rappresenta ancora una nicchia di mercato, ma è in continua crescita e in ripresa dopo la pandemia.
Il subcontinente indiano è il secondo Paese più popoloso al mondo con 1,38 miliardi di abitanti, ha un PIL che ammonta a 2660 miliardi di USD e previsioni di crescita del +8,2% per il 2022 secondo gli ultimi dati FMI. L’India rappresenta quindi un’opportunità imperdibile per le aziende italiane dei settori Food and Wine. L’export italiano di settore rappresenta ancora una nicchia di mercato, ma in continua crescita e in ripresa dopo la crisi pandemica: per quanto riguarda il Food, nel 2019 il valore dell’export italiano in India ammontava a 121,81 milioni di USD, nel 2020 a 81,40 milioni mentre nell’anno appena concluso ha toccato i 122,97 milioni con un incremento 2020/21 registrato del 51,08% e una quota di mercato ancora soltanto dello 0,45%.
Nel settore alimentare, l’India importa principalmente da Indonesia, Malesia, Argentina, Ucraina e Stati Uniti e il trend di crescita vede aumentare l’acquisto dall’estero di frutta secca e fresca, latticini, piatti pronti, salse e condimenti, prodotti a base di cioccolato. Per quanto riguarda il mercato del vino, l’Italia si colloca in un’ottima posizione quale secondo fornitore dell’India dopo l’Australia, con valori in crescita da 1,85 milioni di USD del 2019 a 1,79 mil. USD del 2020 fino ai 2,94 milioni USD del 2021, con una quota sul totale mondo del 14.72% ed una crescita 2020/2021 del +64,35%. In India la tradizione gastronomica riveste una grande importanza storica e culturale. Diversi valori legati al territorio, al piacere della convivialità, alla famiglia e alla casa sono molto simili all’Italian way of living. La cucina italiana è molto apprezzata dai consumatori indiani. Diverse ricette e pietanze vengono anche cucinate nelle abitazioni o consumate nei ristoranti italiani presenti nelle principali città indiane (New Delhi, Mumbai, Bangalore, Chennai, Calcutta, Hyderabad). I prodotti più conosciuti sono certamente la pasta, la pizza, i condimenti quali pesto e tartufi e i dolci come il tiramisù. La tipologia di vino più apprezzata, come in altri mercati, è il Prosecco, con il vino rosso in seconda battuta.
Il mercato del vino italiano
Il mercato del vino si prevede crescerà a un CAGR (Compound annual growth rate – tasso di crescita annuale composto) del +6,8% fino al 2023 con un valore di mercato totale che al momento è stimato in 132 milioni di euro. Anche la produzione nazionale di vini di qualità sta crescendo, soprattutto negli Stati del Maharashtra e Karnataka (con presenza anche di alcune aziende italiane e francesi che producono localmente in collaborazione con partner indiani). Altri fattori rappresentano un’opportunità per le aziende italiane del settore: crescita della classe media, aumento della percentuale di donne lavoratrici, crescita del tasso di alfabetizzazione digitale e degli acquisti e-commerce (anche a seguito della pandemia), sempre maggiore consapevolezza del mangiar sano e con migliori standard qualitativi. È innegabile che vi siano ancora varie difficoltà costituite principalmente da: barriere tariffarie e non tariffarie di vario tipo, carenze logistico- infrastrutturali (soprattutto la gestione della catena del freddo), prevalenza della distribuzione alimentare non organizzata (che rappresenta oltre l’80% del totale) e presenza di centri commerciali solo nelle Città Tier I, parte importante della popolazione con una età inferiore ai 25 anni (400 milioni), reddito pro capite ancora basso (rispetto alla Cina per esempio), barriere religiose e culturali (circa il 30% della popolazione è vegetariana). Anche a seguito di tale approccio, nel febbraio del 2020, il governo indiano ha imposto il divieto di importare formaggi contenenti caglio animale, misura che ha duramente colpito l’export soprattutto di Parmigiano Reggian DOP o e Grana Padano DOP (distribuiti attualmente sul mercato con una versione prodotta con caglio vegetale).
I prodotti biologici in India
Per quanto riguarda i prodotti biologici, in India rappresentano ancora una ristretta nicchia di mercato, ma con grandi potenzialità. In tal senso non esiste un accordo con l’Italia per il riconoscimento dei prodotti organici. Ne consegue che tali prodotti debbano essere venduti come non biologici o accreditati presso gli appositi laboratori secondo le procedure del National Accreditation Body (NAB). Tornando alla distribuzione alimentare, esistono alcuni grandi gruppi quali Big Basket e Modern Bazaar e la piccola catena della GDS Foodhall, presente in India con punti vendita a Mumbai, Bangalore, New Delhi e Gurgaon, che acquistano tramite importatori specializzati. Per quanto riguarda la distribuzione e vendita del vino ed altre bevande alcoliche, è permessa solo in negozi specializzati e hotel. Sempre più Stati indiani quali Chhattisgarh, Maharashtra, Karnataka, Punjab, Jharkhand, Odisha, West Bengal e Delhi, anche a seguito del Covid, hanno liberalizzato parzialmente il commercio elettronico del vino, mentre gli Stati del Bihar, Gujarat, Mizoram vietano ancora la vendita di bevande alcoliche. Il panorama fieristico di settore in India è ancora caratterizzato da una forte frammentarietà: vi sono le manifestazioni organizzate dagli Enti fieristici internazionali quali Sial India e Annapoorna (Anufood India) e altre da operatori locali quali FIFI (Forum of Indian Food Importers) che organizza Aahar, mentre nel settore vini vi sono Prowine e Brews & Spirits.
L’attività ICE in India
Per quanto riguarda l’attività ICE, l’Ufficio ICE di New Delhi, competente in India per il settore, è impegnato a fornire diversi servizi alle molteplici aziende italiane interessate alle potenzialità del mercato indiano. È stato inoltre recentemente costituito un apposito Desk Assistenza e Tutela della Proprietà Intellettuale e Ostacoli al Commercio, dipendente da ICE New Delhi, al fine di aumentare e migliorare il supporto tecnico alle aziende italiane. Per quanto riguarda le attività promozionali, a novembre 2021 si è celebrata la sesta edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, che ha visto l’organizzazione da parte dell’Ufficio ICE di due giornate di live cooking-show realizzate da uno chef italiano stellato e seguite dalla degustazione di numerose ricette della tradizione gastronomica italiana. Il settore Food inoltre è stato protagonista insieme ad altri dell’“Italian Mall – Made in Italy Store”, la vetrina italiana sul marketplace indiano Flipkart, quale parte della strategia di supporto alla presenza italiana sulle principali piattaforme e-commerce mondiali.
A cura di ICE New Delhi
Fonte: Consortium 2022_02