Oltre 27mila operatori per la 1° regione in Italia per valore DOP IGP: guidano Treviso e Verona
Il Rapporto Ismea-Qualivita 2021 sulla Dop economy italiana descrive un settore da 16,6 miliardi di euro e riporta l’impatto che questa ha nei territori italiani, ovvero il ritorno economico delle filiere agroalimentari e vitivinicole dei prodotti DOP IGP nelle regioni e nelle province di tutto il Paese.
Il Veneto, che conta 89 prodotti DOP IGP è la prima regione per impatto economico del settore IG con un valore pari a 3.699 milioni di euro nel 2020 (-3,8% sul 2019) grazie al lavoro di 27.614 operatori.
Le prime province per impatto economico sono Treviso (1.569 mln €) e Verona (1.197 mln €), seguite da Vicenza (408 mln €), Padova (252 mln €) e Venezia (236 mln €).
Il comparto Vino conta 53 filiere che generano un valore alla produzione di 3.297 milioni di euro nel 2020, per un -3,0% rispetto al 2019. La regione è 1° in Italia per valore economico generato e il comparto coinvolge 23.544 operatori. Le denominazioni con il maggiore ritorno economico in regione sono il Prosecco DOP, il Conegliano Valdobbiadene – Prosecco DOP, il Delle Venezie DOP, l’Amarone della Valpolicella DOP e il Valpolicella Ripasso DOP.
Il comparto Cibo conta 36 filiere che generano un valore alla produzione di 402 milioni di euro nel 2020, per un -10,1% rispetto al 2019. La regione è 4° in Italia per valore economico generato e il comparto coinvolge 4.070 operatori. Le denominazioni che partecipano maggiormente al valore economico in regione sono il Grana Padano DOP e l’Asiago DOP, seguite dal Montasio DOP, il Piave DOP, il Provolone Valpadana DOP e il Prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP.
Fonte: Fondazione Qualivita