Da una parte il segno leggermente positivo delle importazioni trimestrali dal mercato USA(+1,1% i volumi), dall’altra un ulteriore calo dei consumi
Secondo l’Osservatorio di Uiv, su base SipSource, che misura le vendite nel 75% degli esercizi commerciali statunitensi, il mese di marzo (-13%) ha ulteriormente peggiorato il quadro trimestrale che vede i consumi di vino italiano a -9,5% sul già complicato avvio dell’anno precedente.
Una tendenza, quella italiana, che fa il paio con gli acquisti complessivi di vino nel primo mercato al mondo, in contrazione di oltre il -10%.
Faticano tutte le tipologie di prodotto tricolore, a partire dai bianchi (-11,5%), oltre che dai rossi (-8%) e dagli spumanti (-6%).
Tra le principali denominazioni, cali nel mercato USA in doppia cifra per Barolo DOP fino al Chianti DOP e al Delle Venezie DOP Pinot Grigio. Giù anche il Prosecco DOP (-4,5%), mentre risultano stabili i consumi di Asti DOP, in leggera crescita il Chianti Classico DOP e in ascesa a due cifre il Brunello di Montalcino DOP.
Avvio di anno complicato sulle tavole ma, stando all’analisi Uiv, stabile alle dogane, che segnalano nel primo trimestre una mini-ripresa degli ordini con i volumi a +1,1% (80 milioni di litri) e i valori a +2,6% (508 milioni di dollari) dopo un 2023 chiuso a -13%.
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Fonte: Ansa.it