Italia Oggi
Crolla il consumo del vino in Spagna, -29%, e in Italia, -15%. Cresce invece il numero di estimatori in Cina, +28,3%, e Australia, +9,6%. Sono i dati 2007- 2012, rilevati dal Wine Monitor Nomisma e presentati da Denis Pantini nel corso dall’assemblea nazionale Fedagri Vino che si è tenuta a Bevegna (Pg). E anche i dati 2013 sul consumo di vino in Italia confermano il trend negativo. Negli ultimi sei mesi le vendite di vino in Gdo hanno subito un calo del 7,2% in volume rispetto allo stesso periodo del 2012. Si compra meno vino anche ai ristoranti dove la percentuale di volumi venduti è scesa dal 40,2 del 2007 al 34,6 del 2012.
Unico elemento positivo l’export con il vino venduto all’estero che ha quasi raggiunto (21,3 mln di ettolitri) il consumo interno (22,6 min di ettolitri). Per l’affermazione sui mercati stranieri, importante è il ruolo della cooperazione. «Fatturato e valore aggiunto delle coop vitivinicole Fedagri nel 2012 sono cresciuti del 10%, superiore al +6,6% delle non cooperative», ha affermato Adriano Orsi presidente del settore vino Fedagri. «Se i produttori di piccolissima dimensione sono riusciti a rimanere sul mercato lo devono alla cooperazione che nel corso degli ultimi anni ha saputo internazionalizzarsi». L’Italia è leader di mercato in Germania e Usa. Altrove è la Francia a farla da padrone con il 55,3% in Giappone e il 49,8% in Cina.