Il Giornale
L’Europa sta battendo una via dura e pericolosa. Mentre gli Stati Uniti si limitano alle schermaglie finanziarie, noi, che siamo già in una situazione fallimentare, ci facciamo bloccare le merci. Con il risultato che la Russia trova facilmente altri Paesi pronti a servirla. Quelli «indiretti»potrebbero essere devastanti: perdita di immagine e di mercato, aggravata dalla diffusione sul mercato russo di imitazioni che nulla hanno a che fare con il made in Italy. Così Mario Resca, presidente di Confimprese e consigliere d’amministrazione di Eni. Non usa mezzi termini. Intanto Coldiretti fa anche i conti delle perdite di questo breve periodo: 200 milioni di danni «diretti» nell’agroalimentare su un export totale di 1,07 miliardi.
E aggiunge: «Si avvicina l’inverno, e quindi anche la tegola delle tegole, vale a dire l’approvvigionamento energetico. Se consideriamo le difficoltà in cui versa tutto il bacino del Mediterraneo, dalla Libia in poi, dobbiamo preoccuparci seriamente».