Messaggero
Con l’espressione di cui vanno fieri gli inglesi, a Londra è stata presentata una nuova linea di vini. Si chiama “Laumbria”, ma della terra del Sagrantino ha solo l’assonanza. Uve e spremitura risalgono alle campagne di Romania, mai onorate da cuveè particolarmente pregiati. Dal controspionaggio del prodotto tipico, ora smantellato per avere usato cimici telefoniche grandi come frigoriferi e quindi facilmente individuabili, si scopre non sia la prima volta di abusi nella riproduzione di prelibatezze nostrane. Era già successo con le lenticchie di Castelluccio. Riprodotte in Albania, per fortuna hanno avuto vita breve. Grandi come un frisby e dal sapore sabbioso, venivano servite a spicchi. Per mesi l’inganno ha retto tra i commensali albanesi.