Fortissimamente Vinitaly. Nell’attuale scenario inedito e di grande incertezza è ovvio che la priorità sia concentrarsi sulla tutela della salute delle persone. Nel contempo occorre anche pensare a quando sarà possibile intravedere una luce in fondo al tunnel e mettere in campo iniziative per promuovere e favorire la ripresa. Ne è convinto Giovanni Mantovani direttore generale di Veronafiere che da 53 anni organizza il salone dei vini e dei distillati. “Cinquantaquattro – puntualizza Mantovani- con il 2020 saranno 54 edizioni perchè il Vinitaly si farà”. Al momento sulla scorta dell’emergenza le date della manifestazione inizialmente previste nella seconda metà di aprile sono state spostate e giugno. “E quello resta il nostro orizzonte – aggiunge il dg di Veronafiere – un Vinitaly straordinario per un anno straordinario, perchè siamo consapevoli che non potrà essere il Vinitaly di sempre. Inoltre in quel mese sono previsti oltre al salone del vino anche il Salone del Mobile e Pitti Uomo. Per questo ci auguriamo che con tre settori di punta come vino, design e moda, giugno possa essere il mese della ripartenza del made in Italy sul piano nazionale ma soprattutto internazionale.”
Fonte: Il Sole24Ore