L’Arena
Per tutelare il prodotto veronese la Provincia ha chiesto a Governo e ministero più controlli. Attenzione ai giri di parole sulle etichette delle bottiglie di vino e a quello che si acquista per metterlo in tavola per accompagnare pietanze varie. In particolare attenzione se, per descrivere vini IGP, c’è scritto «alla maniera di», sul «genere di» o «tipo», che vuol dire simile, ma non uguale. Ma, per vendere in tempo di crisi, c’è chi fa anche questo, che è un modo come un altro «per rispondere alla richiesta dei consumatori di vini più economici che, però, evochino nel nome i vini DOC più blasonati della zona» dichiarano Biagio Morana, responsabile dell’ispettorato controllo qualità repressione frodi di Verona, e Nicola Bottura di Siquria (Società italiana qualità rintracciabilità alimentare). I due esperti hanno denunciato il fenomeno dei «furbetti dell’etichetta» alla Cantina Valpolicella Negrar, durante il convegno di aggiornamento sulla legislazione vitivinicola «Vino e Diritto», promosso dallo Studio Legale Beghini di Alessia Beghini, a San Floriano. In particolare, Morana e Bottura hanno messo in guardia i vignaioli veronesi sull’uso corretto della denominazione IGP Verona, su cosa evitare e come difendersi dalle copie a basso prezzo.