La notizia ormai nota della vignette di Nicholas Blechman sul New York Times che ha fatto il giro del mondo ha creato scompiglio. Ha generato dichiarazioni squalificanti e penalizzanti nei confronti dell’intero comparto olivicolo italiano e di riflesso anche su quello della Regione Toscana. Le ultime dichiarazioni del Presidente Enrico Rossi e dell’Assessore all’agricoltura Gianni Salvadori trovano piena sintonia con la posizione del Consorzio di tutela del vero olio toscano, quello Toscano IGP garantito dal 1998 dal marchio comunitario e dall’azione di protezione attuata dallo stesso Consorzio. Anche il presidente del Consorzio Fabrizio Filippi ha sottolineato l’importante ed efficace azione che il Consorzio sta portando avanti con grande impegno e sforzo nel rispetto dei propri 11.000 soci ed anche dei sempre più numerosi consumatori. Purtroppo ancora oggi però esiste un grande gap informativo su chi sia il vero olio toscano e per dare la giusta informazione occorrono grandi investimenti e tempo. Il vero olio toscano igp rappresenta circa il 20% della produzione di olio a livello regionale ed è riconoscibile dal marchio Toscano sul collo di ogni bottiglia certificata. Ma come si suol, dire, tutto il male non viene per nuocere perché noi, alla stregua di quanto proposto dalla Regione Toscana, non soltanto invitiamo il giornalista qui nella nostra terra, ma sembra “fatto a posta” – per usare un gergo colloquiale – l’uscita della vignetta, cade proprio a una settimana dall’inizio della promozione che il Consorzio ha studiato e organizzato proprio a New York in partnership con Eataly, il colosso del food made in Italy. Per tutto febbraio il Consorzio sara’ l’ospite d’onore con degustazioni ed eventi all’interno del mega store. L’intento e’ ancora una volta, quello di fare chiarezza e cultura attorno all’olio che rappresenta uno tra i prodotti più importanti dell’export e simbolo della nostra autenticità. Ecco perché quindi sulla stessa scia delle dichiarazioni del presidente della Regione Toscana, il Consorzio inviata l’autore delle “strisce accusatorie”, a venire a New York, da Eataly, il 5 febbraio, in occasione di una presentazione alla stampa americana e di un tour esperienziale fra assaggi di food e oli Toscano IGP, quello vero! Sara’ l’occasione ufficiale per fare chiarezza intorno a questo prodotto, puntando il dito proprio su quelle tre bottiglie della vignetta che sembrano essere esenti da adulterazioni e che potrebbero essere, guarda caso, proprio le nostre del Toscano IGP. Appuntamento da Eataly dal primo al 28 febbraio alla scoperta di questa grande eccellenza che ci rende orgogliosi di essere Toscani.
ToscanoIGP.pdf
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