Giovani agricoltori, imprenditori, ricercatori, mezzagri raccontano le loro storie, condividono soluzioni e innovazioni sostenibili, incontrano gli esperti, gli studenti e fanno rete.
Lo scenario globale di generale allarme sullo stato di salute del nostro pianeta denunciato dai più recenti studi e rapporti (ultimo in ordine di tempo, il rapporto “Cambiamento climatico e territorio” del Comitato Scientifico dell’ONU sul clima, IPCC) mette in evidenza lo stretto legame tra cambiamenti climatici, agricoltura, degrado del suolo, desertificazione e sicurezza alimentare. In questo contesto diventa essenziale raccogliere le sfide poste dalla necessità di uno sviluppo sostenibile del territorio e del comparto agroalimentare, filiera chiave per l’economia italiana. Ma come rendere competitivo il settore agricolo e alimentare nel nostro Paese? Quali soluzioni sono in grado di coniugare sostenibilità, innovazione e redditività? Quali sono le trasformazioni necessarie a sostenere il cambiamento? A queste domande proverà a rispondere Agrifood Next (www.agrifoodnext.it) l’evento nazionale organizzato dal Segretariato Italiano di PRIMA insieme alla Fondazione Qualivita e al Comune di Siena, il 15 e 16 novembre presso il Complesso Santa Maria della Scala. Grazie alla presenza di importanti attori istituzionali, pubblici e privati, l’evento coinvolgerà ricercatori, aziende, imprenditori, giovani agricoltori, “mezzagri” e policymakers per mettere a sistema le conoscenze e le buone pratiche, valorizzare le innovazioni già diffuse e definire le nuove figure professionali, le capacità e le competenze richieste per lo sviluppo del settore agroalimentare. Attraverso la presentazione di storie di innovazione e casi di successo di imprenditori, di innovazioni tecnologiche ed organizzative, Agrifood- Next mostrerà che innovare non solo è necessario per la crescita sostenibile del Paese ma è possibile e vantaggioso per le imprese. Le storie verranno raccolte attraverso una piattaforma digitale, Prima Observatory on Innovation, POI, nella quale chiunque sia interessato può proporre buone pratiche e casi innovativi (primaobservatory.unisi.it). Inoltre, nell’ambito delle sinergie previste dal protocollo di intesa siglato tra il Segretariato Italiano di PRIMA e il Commissariato italiano EXPO 2020 Dubai, i casi di innovazione più significativi avranno anche l’opportunità di partecipare all’esposizione internazionale quali rappresentanti dell’agrifood italiano. Al prof. Angelo Riccaboni, presidente del Segretariato Italiano di PRIMA, abbiamo posto alcune domande che aiutano a comprendere come e perché innovazione e sostenibilità siano necessari per affrontare le sfide del futuro dell’agrifood.
Professore, di fronte ai forti e costanti richiami sulla sfida globale dell’adattamento al cambiamento climatico e lo scenario preoccupante sullo stato di salute del nostro pianeta, il settore agroalimentare gioca un ruolo decisivo. In che modo l’agrifood può affrontare tali sfide?
Le ricerche e gli studi divulgati sul tema hanno ottenuto una grande risonanza mediatica e portato all’attenzione dell’opinione pubblica una crisi climatica che ha pesanti ricadute sul futuro del pianeta. C’è quindi una generale consapevolezza che il Food incide fortemente sugli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU e che esso sia uno tra i pilastri chiave su cui i governi in primis sono chiamati ad agire. Il settore agrifood può quindi avere un futuro solo se è capace di declinare sostenibilità e innovazione e apportando quelle trasformazioni necessarie a renderlo attrattivo e competitivo per il nostro Paese. Indubbiamente è essenziale l’azione sinergica di tutti gli attori coinvolti nella filiera, non solo governi e istituzioni, ma mondo della ricerca, imprese agricole, piccola e grande distribuzione, consumatori. È in quest’ottica che abbiamo voluto organizzare AgrifoodNext che punterà i riflettori sui casi virtuosi, le soluzioni, le prospettive di crescita sostenibile del settore.
Lei ha parlato di “innovazione” e “sostenibilità” come due concetti chiave per guidare lo sviluppo sociale, ambientale ed economico dell’agrifood. Innovare è diventato un imperativo per chiunque voglia essere competitivo. Che cosa significa innovare in agricoltura? E quali sono le strategie da seguire?
L’innovazione nel settore agroalimentare gioca un ruolo decisivo nel conciliare le ridotte dimensioni delle imprese agrifood, le loro giuste esigenze di redditività e l’indispensabile qualità delle produzioni agricole e dei prodotti alimentari, in un contesto di sostenibilità ambientale e sociale. A causa della frammentazione delle catene del valore, delle piccole dimensioni delle unità economiche, delle difficoltà delle imprese dell’agrifood ad accedere al sistema dell’innovazione e della insufficiente diffusione della cultura imprenditoriale, l’applicazione di metodi innovativi nelle imprese agroalimentari ha avuto da sempre difficoltà ad affermarsi. Allo stesso tempo però rappresenta uno strumento indispensabile per lo sviluppo del settore che deve intraprendere le necessarie radicali trasformazioni non solo in termini valoriali ma anche di business model. Per questo con il Segretariato Italiano di PRIMA stiamo attivando progetti volti a supportare le imprese nel percorso di adozione delle nuove soluzioni, attraverso attività di co-progettazione e di scambio di esperienze tecnologiche, organizzative o formative innovative che aiutino a costruire nuove reti di conoscenza e di relazione. I casi di successo che porteremo ad Agrifood Next dimostreranno che è possibile raggiungere adeguati livelli di redditività con soluzioni concrete e coerenti alle esigenze delle imprese. D’altro canto, è fondamentale un cambio di mentalità generale non solo nelle imprese ma anche con percorsi educativi e formativi. Il Career Day e il Salone dell’Orientamento vanno esattamente in questa direzione: creare nuovi professionisti che siano in grado di coniugare sostenibilità e innovazione del settore agroalimentare italiano.
Qual è il contributo che il Segretariato Italiano di PRIMA può dare allo sviluppo sostenibile e all’innovazione del settore agrifood?
Il Segretariato nasce nell’ambito dell’Iniziativa europea PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area), programma che, attraverso bandi annuali, sostiene la ricerca e l’innovazione sui sistemi agroalimentari e risorse idriche per un valore complessivo di circa 500 mln di euro in 7 anni. Grazie al supporto del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, il Segretariato Italiano, che ha sede al Santa Chiara Lab, promuove numerose attività che hanno come focus “Innovazione e agrifood”, un binomio che caratterizza fortemente e qualifica la struttura quale punto di riferimento ed eccellenza sul territorio italiano. La piattaforma digitale PRIMA Observatory on Innovation (POI), che raccoglie casi concreti di innovazione nell’agrifood, è uno tra i principali strumenti del Segretariato per promuovere R&I, buone pratiche e nuovi modelli di business. In parallelo, stiamo dando grande attenzione al ruolo della formazione con strumenti di didattica innovativa. In quest’ottica, grazie alla collaborazione con UN Sustainable Development Solutions Network (SDSN) Med e Fondazione Barilla, è nato il Massive Open Online Course (MOOC) sui sistemi agroalimentari sostenibili del Mediterraneo, corso gratuito e aperto a tutti, fruibile in italiano, inglese, francese e arabo. Con Agrifood Next ci impegneremo a porre Siena al centro del dibattito sui temi dell’agrifood italiano.
A cura di Barbara Di Paola – Communication Manager – Segretario Italiano di PRIMA
Fonte: Consortium 2019/03