Nel crescente panorama enogastronomico grazie ai prodotti caseari da un canto ed al miglioramento della qualità dei vini dall’altro, il territorio camuno si sta facendo conoscere maggiormente, anche se con fatica. La Valle Camonica, la «Valle dei Segni» potenzialmente non dispone di un brand forte da lanciare a livello nazionale e sul territorio si conta su un formaggio a pasta dura prodotto con latte crudo di bovine di razza Bruna al pascolo, il «Silter» che ha ottenuto la DOP (Denominazione d’origine protetta) dalla Commissione europea nel settembre 2015 dopo un lunghissimo iter e che è «tutelato» dall’apposito Consorzio presieduto da Andrea Bezzi, uno fra i principali produttori e diretto da un esperto agronomo qual è Oliviero Sisti.
Al Consorzio fanno riferimento poco più di una ventina di associati della Valle Camonica e dell’Alto Sebino che nel breve arco di un triennio hanno saputo migliorare il loro formaggio, tenendo conto che la produzione è ancora limitata. Nel 2016 dalle malghe sono uscite 3000 forme e 10.000 nel 2017, un trend confortante e che potrebbe segnare ulteriori positività alla fine del corrente anno. Oliviero Sisti sostiene che «è ora e tempo d’uscire dai ristretti confini zonali e provinciali per operare il classico salto di qualità e magari anche di quantità perché il Silter camuno ha raggiunto in tre anni un buonissimo livello al gusto».
Fonte: bresciaoggi.it