Consorzio di tutela del salame d’oca di Mortara, Franco Tolasi ha preso le consegne da Gioachino Palestro: «Speriamo che altri produttori vogliano aderire».
Rientrare in possesso del marchio Indicazione geografica protetta (IGP), aumentare il numero dei soci e rivedere il disciplinare. Partendo dalla rinnovata collaborazione con l’azienda certificatrice Csqa.
Questi gli obiettivi di Franco Tolasi, nuovo presidente del Consorzio di tutela del salame d’oca di Mortara che ha raccolto il testimone da Gioachino Palestro. Il produttore mortarese, alla guida del consorzio tra il 2016 e il 2019, avrà il compito di traghettare il consorzio, dopo un periodo di alti e bassi che ne avevano pregiudicato addirittura la sopravvivenza. «Sono molto soddisfatto – spiega Tolasi – Di non poco conto il recente cambio di azienda certificatrice considerato che la Csqa rappresenta una sicura garanzia. Si pensi che attualmente l’azienda certifica, tra le altre, le DOP di Grano Padano, Prosciutto di Parma, Gorgonzola, Culatello di Zibello e Salame di Varzi, oltre ai marchi IGP di Bresaola diValtellina, Ricciarelli di Siena, Panforte di Siena e Cipolla rossa di Tropea. Si tratterà di rivedere il disciplinare di produzione del salame d’oca IGP».
L’ostacolo principale riguarda l’alimentazione dei pennuti negli ultimi mesi di vita prima della macellazione: il vecchio disciplinare prevede, infatti, foraggi verdi e granaglie negli ultimi tre mesi (finissaggio) di vita del pennuto. Una “gabbia” che il consorzio vorrebbe eliminare. Poi c’è l’auspicato ritorno del marchio IGP, che potrebbe essere utilizzato già nel 2023. Nei mesi di novembre e dicembre scorsi un`epidemia di aviaria aveva costretto ad abbattere i riproduttori.
LE PROSPETTIVE
Di concerto con gli allevatori, il consorzio di Mortara intende portare avanti un piano d’acquisto delle uova in modo da garantire il rispetto del disciplinare. L’assenza di paperotti nati in Italia, tuttavia, non impedirà la produzione del salame d’oca tradizionale da qui a settembre, mese in cui ritornerà in grande stile la Sagra del salame d’oca, e all’autunno. Resta, al momento, l’incognita legata al prezzo di vendita del prodotto: l’aumento dei costi legati alle materie prime, carburanti in primis, e ai mangimi si è abbattuto su tutta la filiera dell’oca, dall’allevatore al produttore.
«Cercheremo – aggiunge Tolasi – di operare subito e al meglio: avrò al mio fianco la direttrice Mariella Corsico, nominata nella primavera scorsa e già a suo agio fra gli adempimenti burocratici del nostro consorzio. Conto molto anche sul sindaco Ettore Gerosa e sulla sua amministrazione comunale, entrata in carica pochi giorni prima della mia nomina». Poi c’è l’aspetto dei soci. Negli ultimi anni alcuni di loro sono usciti e poi rientrati, mentre altri se ne sono andati definitivamente.
Il nuovo corso del consorzio punta ad aprire le porte non solo ai produttori, ma a tutta la filiera del salame d’oca tanto che la figura del macellatore è già prevista. «La nostra volontà è di fare le cose per bene tornando a certificare il prodotto. – chiarisce Tolasi – Non solo, speriamo che altri produttori possano aderire al consorzio: mi muoverò in questa direzione affinché altri colleghi possano capire l’importanza del percorso di rilancio qualitativo. Siamo fiduciosi che la nostra realtà possa tornare a operare in modo propositivo nell`interesse della filiera, ma anche di Mortara e della Lomellina».
[…]
Fonte: La Provincia Pavese