Brasile, Emirati Arabi Uniti e India: sono le tre destinazioni che rappresenteranno per l’export italiano delle geografie chiave. Infatti saranno le esportazioni verso paesi extra-Ue a trainare la nostra economia e in particolare è atteso un significativo aumento delle esportazioni italiane con un tasso medio annuo del +4,8% tra il 2019 e il 2022 verso i paesi dell’area extra Ue, tra i quali, appunto, spiccano Brasile, Emirati Arabi Uniti e India, verso i quali l’export del made in Italy ha la possibilità di crescere di ulteriori 2,5 miliardi nei prossimi quattro anni rispetto ai 12,4 del 2018.
Sono le previsioni emerse dal rapporto Export Karma, realizzato da Sace-Simest, secondo cui tali prospettive si prestano a essere lette in un quadro macroeconomico completo (tenuto conto che i dati dimostrano che la crescita del commercio internazionale sta subendo un rallentamento che ha origine dal +6,5% del 2017, sceso nel 2018 a un +4,8% per poi arrivare, nel 2019 a transazioni ancor più deboli del +2,8% e che la maggiore quota di mercato dell’export italiano si sviluppa verso i mercati avanzati in cui tasso medio di crescita è destinato a diminuire rispetto al +4,1% del 2018).
Tra i settori economici chiave per l’export italiano nei Paesi “più promettenti” figura anche l’agroalimentare, insieme a infrastrutture, manifatturiero, farmaceutica e energie rinnovabili. In termini complessivi, per il decimo anno consecutivo il made in Italy nel mondo chiude in positivo, infatti è dal 2010 che si registra un costante incremento del valore delle vendite all’estero e le previsioni per il 2019 con un + 3,1% sono in linea con l’anno precedente +3,8%. Tuttavia, il rapporto evidenzia che tra i fattori di maggiore criticità per lo sviluppo economico e imprenditoriale occorre tener conto del clima di elevata incertezza che può contribuire a disattendere le più positive previsioni come il perdurare delle tensioni nei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina e con il travagliato processo di uscita del Regno Unito dall’Unione europea.
Fonte: Italia Oggi