Gazzetta di Reggio
Il bilancio 2012 vede il Parmigiano Reggiano DOP conquistare il mercato asiatico cui le imprese hanno subito sensibili aumenti dei costi e che si lega anche ad alcuni fattori strutturali che devono essere meglio governati dal sistema». Tra questi Alai indica soprattutto «un aumento della produzione 2011 assai distante da quell’equilibrio tra domanda e offerta che resta l’obiettivo primario per dare valore al lavoro e ai rischi dei produttori». L’exploit produttivo del 2011 peraltro, sembra destinato a rimanere isolato: nel 2012, infatti, la produzione è cresciuta del 2,3% complessivamente, ma nel secondo semestre si è registrata una flessione». «Il rallentamento dei flussi produttivi, associato ad una sostanziale tenuta dei consumi interni e ad un sensibile incremento delle esportazioni (+7,7% nel 2012) – osserva Alai – dovrebbe favorire un rialzo, sebbene appaia assai improbabile un ritorno alle quotazioni record del 2011». «Il saldo sull’export – afferma il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti – è andato oltre le già positive previsioni, portandosi a 42.700 tonnellate; in questo modo si è giunti ad un dato che parla di una crescita del 94,4% negli ultimi cinque anni.