Il Radicchio di Chioggia IGP arriva finalmente anche nei supermercati locali. Sembra incredibile, ma nel territorio per anni tutti lo hanno snobbato e nei supermercati si trovava il radicchio locale senza il marchio dell’indicazione geografica. Lungo e articolato è stato il cammino che il Consorzio di Tutela Radicchio di Chioggia IGP ha dovuto percorrere per promuovere l’immagine e le qualità del prodotto certificato col marchio europeo, partecipando ad alcune delle maggiori fiere nazionali ed internazionali.
Il Gazzettino
«Paradossalmente – spiega Giuseppe Boscolo Palo, presidente del Consorzio di tutela – finora è stato più semplice comunicare l’Igp del radicchio come garanzia del legame col suo territorio d’origine ai consumatori del Nord Europa, dove Chioggia è spesso sinonimo di “radicchio” nei menu dell’alta gastronomia. Speriamo che questo sia l’avvio per la diffusione su tutti i banchi dei negozi e su tutte le tavole dei ristoranti di Chioggia dell’autentico Radicchio di Chioggia IGP, di cui attualmente è in produzione la tipologia precoce che si raccoglie da aprile fin verso l’estate, esclusivamente negli orti litoranei di Chioggia e Rosolina. Poi, da settembre fino all’inverno inoltrato, si raccoglie il radicchio tardivo, prodotto nel territorio dei 10 comuni che vanno dalla Laguna di Venezia fino al Delta del Po: Chioggia, Cavarzere, Cona, Codevigo, Correzzola, Rosolina, Loreo, Porto Viro, Taglio di Po e Ariano Polesine».