Il Prosecco DOP cambia il disciplinare. Tra le proposte di modifica del disciplinare del Prosecco, tutte accettate dal Mipaaf, c’è quella relativa al taglio del 15%. Adesso viene consentito l’inserimento dei vitigni Chardonnay, Pinot bianco Pinot grigio e Pinot nero, provenienti dalla zona di produzione delimitata ma non presenti nello stesso ambito aziendale del Glera. Inoltre è stato deciso il passaggio di resa di uva in vino dal 70% al 75% e l’introduzione della previsione della riserva vendemmiale, da attivare in caso di annate climaticamente favorevoli. La riserva vendemmiale per la raccolta 2015, riguarda sia la DOP Conegliano Valdobbiadene-Prosecco, una tonnellata/ettaro in più di resa, e sia la DOP Prosecco con un aumento massimo del 20% delle rese di uva e di vino La decisione è stata presa per armonizzare l’offerta produttiva con la richiesta di mercato.
Sempre in materia di produzione, è stato deciso l’aumento del titolo alcolometrico volumico naturale delle uve fresche, del mosto di uve, del mosto di uve parzialmente fermentato, del vino nuovo ancora in fermentazione e del vino, provenienti dalla vendemmia 2015, per i vini Docg e Doc purché l’aumento non vada oltre l’1,5%. Per la menzione «Trieste» per vini derivanti da uve raccolte nella provincia di Trieste si è ampliata la possibilità di elaborazione e confezionamento a tutta la regione Friuli Venezia Giulia. Infine, tra le modifiche approvate, è stato deciso che l’uso del termine «millesimato» sia consentito solo a condizione che in aggiunta sia riportata l’annata di riferimento.
Fonte: Italia Oggi