Ordinativi dagli Usa aumentati già da fine 2024. I produttori: «Gli americani non rinunciano al nostro vino, ma servono garanzie»
L’effetto Trump agita le bollicine. Sono trascorsi due giorni dall’insediamento del tycoon alla Casa Bianca per il secondo mandato, ma il timore dei dazi promessi dal nuovo presidente ha fatto sentire i suoi effetti ben prima.
Verso la fine del 2024, gli importatori americani avevano già aumentato gli ordinativi facendo balzare l’export di spumanti verso gli Stati Uniti. Tanto che, nel mese di novembre, questo era cresciuto in volume del 41 per cento. Molto più rispetto a quello dei vini fermi imbottigliati, che era incrementato solo del 17 per cento.
Secondo l’osservatorio di Unione Italiana Vini (Uiv), il dato riflette la corsa alle scorte in previsione dei dazi sulle merci importate annunciati da Trump. Ed è così che il rally di novembre, accompagnato anche dal dollaro forte, porta a +7% i volumi spediti dal Belpaese verso gli Stati Uniti nei primi 11 mesi del 2024, con un’impennata degli spumanti (tre bottiglie su quattro di Prosecco) pari al 19,5%.
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Fonte: Il Mattino di Padova