Il Consorzio del Prosecco DOP in cattedra all’Università Cà Foscari di Venezia, per un evento del Master in cultura del cibo e del vino che ha visto le imprese a colloquio con l’università. Ne sono scaturite indicazioni importanti: gli italiani sono creativi e geniali, ma ancora poco abili nel comunicare con efficacia i propri straordinari prodotti e capacità.
Il nostro paese gode di grande reputazione internazionale ma è il fanalino di coda nell’Europa delle tecnologie legate alla comunicazione. Gli italiani si confermano invidiabili produttori di beni, servizi e soluzioni per ogni ambito dello scibile umano ma ancora poco consapevoli del proprio valore e dell’inestimabile patrimonio culturale insito in ogni prodotto sia esso agroalimentare, dell’artigianato, del design, della meccanica, della moda, dei servizi, delle tecnologie più sofisticate.
Questo è quanto emerso da una “lezione inusuale“ svoltasi negli spazi di Ca’ Foscari su come, dove e perché si renda impellente un corretto approccio a un mercato sempre più globalizzato, alle sue dinamiche, ai suoi interlocutori. Prezioso l’intervento di alcuni interessanti Case History promosso dalla stessa Università su impulso del Consorzio di tutela del Prosecco DOC
“Il Prosecco DOP – dichiara il presidente Stefano Zanette a margine dell’incontro – oggi ha aperto una nuova pagina promuovendo un confronto leale, curioso e spregiudicato nei confronti di altri soggetti “portatori di successo” che si caratterizzano per la loro spinta innovativa. Noi siamo autenticamente interessati a lasciarci “contaminare” dall’esperienza di altre realtà positive, anche appartenenti ad ambiti lontani dal nostro.Proprio quello che è successo oggi. È stato molto interessante ascoltare le esperienze di aziende che brillano nel proprio settore, tesaurizzandone le buone pratiche”.
Introdotto dal professor Vladi Finotto, Direttore del Master in Cultura del Cibo e del Vino dell’Università Ca’Foscari Venezia, l’incontro si è rivelato estremamente interessante, confermando la validità dello story-telling come pratica di comunicazione efficace purché declinata al digitale.
Fonte: Consorzio Prosecco DOP