La storia del Consorzio Prosciutto Toscano nasce all’incirca nel 1990. In 20 anni ha avuto una crescita importante, oggi il prodotto è apprezzato in Italia, in Europa e Nord Europa, ma arriva un po’ in tutti i Continenti, esportando negli Stati Uniti, Asia, Hong Kong, Singapore, e Autralia.
“Siamo veramente contenti del percorso che abbiamo fatto, grazie alle nostre aziende che si sono impegnate molto in questa crescita, dotandosi delle tecnologie necessarie per la produzione, per il sezionamento e per l’affettamento” spiega Fabio Viani presidente del Consorzio del Prosciutto Toscano DOP.
“Purtroppo – prosegue – è intervenuto un problema inimmaginabile, l’emergenza COVID-19, che ci ha fatto registrare un’importante diminuzione di vendite. Si è fermato improvvisamente tutto quel mondo che gira intorno al canale Horeca, che per noi è un importante riferimento, fatto di ristoranti, alberghi, bar, pizzerie, mense. Ma purtroppo abbiamo avuto un forte calo di vendite anche all’interno dei supermercati e degli ipermercati, che per noi sono clienti significativi, perché si è fermata la vendita al banco del prodotto affettato, per rispettare le norme imposte, ma si è fermato proprio il tipo di vendita che all’interno della GDO è il nostro punto di forza. Quindi sia nel canale Horeca, che nella GDO abbiamo registrato un calo importantissimo delle vendite di Prosciutto Toscano DOP”.
Viani è chiaro: “Il consumatore ancora non si ferma al banco e non chiede il prosciutto affettato. Non è tornato stabilmente in locali e ristoranti, le mense sono chiuse. Soluzioni francamente non le troviamo, il prodotto che va in vendita adesso è stato salato e lavorato 14 -16 -18 mesi fa, e per venderlo non vorremmo scendere a compromessi, ricorrendo a sconti troppo forti”.
Fonte: Consortium 2020_02