Il Sole 24 Ore
L’emergenza ambientale mette in ginocchio l’agroalimentare campano, con ripercussioni in tutto il Sud. Le denunce dei comitati della Terra dei fuochi, da anni devastata da roghi di rifiuti, e ancor di più la recente desecretazione delle rivelazioni del pentito di camorra, Carmine Schiavone, su scarti tossici provenienti da tutta Italia e dall’estero, producono l’effetto indotto di diffondere tra consumatori e commercianti sfiducia verso le produzioni campane. Nel mirino finiscono sia il prodotto fresco che quello trasformato – come conserve di pomodoro e di altri vegetali, Mozzarella di Bufala Campana DOP. Infine, come un cerino sulla benzina, la campagna pubblicitaria del Consorzio Casalasco del Pomodoro
A sostegno del brand Pomì è riuscita a infiammare l’intero settore agroalimentare campano. Si tratta della terza regione italiana solo per produzione agricola, con un fatturato di 3 miliardi e 65mila addetti. A cui si aggiungono nelle conserve vegetali altre 8o aziende circa con 1,5 miliardi di fatturato e 25mila dipendenti.