Un valore alla produzione che supera 1,2 miliardi di euro, malgrado il calo del -5,0% su base annua: questo il patrimonio delle produzioni agroalimentari e vitivinicole DOP IGP del Piemonte, che si conferma la quarta regione in Italia per impatto economico delle filiere certificate. Questo e molto altro riporta il XVII Rapporto Ismea-Qualivita che analizza i dati produttivi del 2018 del settore delle Indicazioni Geografiche italiane che, per la regione Piemonte, conta 82 prodotti DOP IGP per quasi 13mila operatori coinvolti nelle filiere.
Il vino è il settore di punta, con 59 prodotti DOP IGP che nel complesso generano 921 milioni di euro che, malgrado il calo su base annua del -8,7%, fanno del Piemonte la terza regione in Italia per impatto economico nel Wine. Il settore è trainato da Asti DOP e Barolo DOP, cui seguono Langhe DOP, Gavi DOP, Piemonte DOP e Barbera d’Asti DOP; buone crescite per Roero DOP e Monferrato DOP. Fra le province guida Cuneo (479 milioni di euro), seguita da Asti (255 milioni di euro) e Alessandria (171 milioni di euro).
L’agroalimentare conta 23 prodotti DOP IGP che nel complesso generano circa 307 milioni di euro per una buona crescita su base annua del +8,1%. Il settore è trainato dal Gorgonzola DOP, cui seguono Nocciola Piemonte IGP e Grana Padano DOP; i dati per le produzioni Food IG in Piemonte sono quasi tutti in crescita, con buoni trend soprattutto per i formaggi Toma Piemontese DOP, Raschera DOP, Castelmagno DOP e Bra DOP ma anche per prodotti di altri settori come il Riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP, il Crudo di Cuneo DOP e il Salame Piemonte IGP. Fra le province guida Cuneo (206 milioni di euro), seguita da Novara (61 milioni di euro).
Fonte: La Voce di Asti