Tra le principali novità normativa semplificata e deregulation per le piccole imprese
Dopo l’ondata di proteste agricole registrate nei mesi scorsi in tutta Europa corretto in corsa l’impianto della Politica agricola comune (Pac) con le modifiche approvate ieri dal Parlamento Ue e già adottate all`unanimità dal Consiglio europeo.
La riforma, entrata in vigore il 1° gennaio 2023, Si è rivelata difficile da applicare tra eccesso di burocrazia e vincoli ambientali stringenti provocando un`emorragia di domande da parte dei piccoli agricoltori e una decurtazione media degli aiuti che in Italia è stata attorno al 4o% e accendendo così la protesta degli agricoltori.
Le principali novità introdotte riguardano la rimozione del vincolo di lasciare incolto il 4% dei terreni agricoli Ue.
Dal precedente obbligo si passa a un impegno volontario e, soprattutto, viene meno il vincolo di seminare in deroga su quei terreni solo colture azofissatrici ovvero legumi o erba medica. Quei terreni potranno tornare in produzione e senza vincoli di sorta.
Altra novità riguarda il concetto di diversificazione produttiva che sostituirà quello di rotazione colturale. Adesso basterà dimostrare che i propri terreni sono impegnati massimo al 7o% su un’unica tipologia produttiva.
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Fonte: Il Sole 24 Ore