La Gazzetta di Bari
Il Consorzio del Pane di Altamura DOP ha un nuovo presidente. La filiera ha scelto Luigi Picerno, 48 anni, che subentra a Giuseppe Barile, storico rappresentante della categoria. Un cambiamento fisiologico con cui si vuole dare nuovo slancio ad un prodotto che può trainare anche l’agricoltura locale. I problemi e le sfide sono tante. La prima è ridare valore ad un principe della tavola che esalta tradizione e qualità. Ma da diversi produttori locali viene svenduto per i mercati del centro e nord Italia. Il consiglio di amministrazione ha dunque scelto il nuovo corso, affidando la guida a Picerno, da 25 anni operante con un’azienda di panificazione e produzione di prodotti da forno.
Del Consorzio fanno parte, oltre ai panificatori, anche i rappresentanti del settore agricolo e di quello molitorio. Sono i tre anelli della catena: dal campo di grano alla produzione di semola al prodotto finito. Per poi arrivare sulla tavola. Il riconoscimento della denominazione di origine protetta è del 2003, da parte della Commissione europea. Avrebbe dovuto essere volano per l’economia rurale, industriale e artigianale di un intero territorio, sia Altamura che il circondario murgiano. Finora, però, i quantitativi a marchio Dop sono molto bassi rispetto alla quantità complessiva di pane che esce dai forni tutte le notti. «Quella che ci attende nel prossimo biennio ha detto Picerno – è una sfida difficile ma non impossibile. Per vincerla dobbiamo rimboccarci le maniche, fare sistema. »