Promuovere il Cioccolato di Modica IGP, unitamente al Governo nazionale evitando contraffazioni. Questo l’accordo raggiunto martedì scorso a Roma dal direttore del Consorzio del Cioccolato di Modica, Nino Scivoletto, e dal ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio nell’intento di individuare e definire una strategia di promozione del prodotto alla vigilia dell’immissione in commercio con il marchio IGP riconosciuto nell’ottobre dello scorso anno dall’Unione europea.
«Abbiamo illustrato al ministro la procedura del “passaporto digitale” che il Consorzio, in collaborazione con CSQA, il Poligrafico dello Stato e grazie all’iniziativa assunta dalla Fondazione Qualivita, utilizzerà per combattere sul nascere la contraffazione ed assicurare la tracciabilità del prodotto – spiega Scivoletto – è stata affidata al contrassegno prodotto dal Poligrafico e Zecca dello Stato, la garanzia di autenticità e di qualità del Cioccolato di Modica IGP. L’ App Trust Your Food, disponibile sugli Store Apple e Google e che permetterà di accedere ad una molteplicità di informazioni di tracciabilità e di prodotto. È stato concordato che sarà presentata dal ministro in occasione di tutte le manifestazioni e le fiere di settore a partire da Vinitaly, Cibus e Tutto Food».
Modica si accinge ad essere protagonista di una grande campagna promozionale che porterà il Cioccolato di Modica IGP in tutto il mondo. Ciò grazie alla decisione del ministro Centinaio di inserire il Cioccolato di Modica IGP fra i quattro prodotti italiani che saranno utilizzati dal ministero e dal Governo per promuovere le eccellenze enogastronomiche italiane in tutte le occasioni istituzionali anche all’estero.
Il direttore Scivoletto, nell’incontro romano, è stato informato dell’intenzione del ministro Centinaio di convocare a Modica, riconosciuta come capitale europea del cioccolato, gli Stati generali del cioccolato italiano. «Sarà un’iniziativa che dovrà corrispondere alla esigenza di valorizzazione, sulla base del modello Modica, le altre specialità del cioccolato artigianale italiano a cominciare dal gianduiotto di Torino, attraverso il sistema di certificazione europeo delle denominazioni e indicazioni geografiche protette – conclude Scivoletto -. Abbiamo invitato il ministro Centinaio ad istituire la rete dei Musei del cibo con l’obiettivo di valorizzare i prodotti di qualità, le diverse storie dei territori, le tradizioni locali, il patrimonio immateriale ed i beni culturali».
Fonte: Giornale di Sicilia