Corriere della Sera
L’industria alimentare è per sua natura anti-ciclica. In più l’offerta italiana è al top della qualità. Di conseguenza esaminare con attenzione le dinamiche in corso nell’alimentare made in Italy serve a farci capire diverse cose. Innanzitutto stiamo parlando di un settore che dopo quattro anni di crisi non solo è rimasto in piedi ma qua e là è riuscito anche a igliorarsi (vedi alla voce export). E anche un settore in cui la grande impresa – a differenza di altri – è in pieno spolvero, le nostre 20-25 aziende di taglia «large» hanno saputo finora reagire con efficacia alla crisi e sono tra le protagoniste di quell’8% di export che il settore ha fatto registrare nel 2012. Per affrontare i problemi della piccola impresa del food l’associazione di categoria, la Federalimentare, pensa a una strategia di aggregazioni e di rafforzamento delle filiere e chiede però che il governo prossimo venturo aiuti questo processo con una qualche forma di provvedimento-incentivo.