Convegno organizzato dal Consorzio di tutela del Limone dell’Etna IGP con l’obiettivo di dare visibilità a questo prodotto. Il presidente Maugeri: «Dobbiamo creare la rete commerciale».
Il futuro del Limone dell’Etna, fresco di riconoscimento del marchio comunitario IGP, al centro di una giornata di studio e confronto utile per capire quale strada si dovrà intraprendere nel futuro.
Il Centro Crea-Ofa (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) di Acireale ha ospitato ieri il convegno organizzato dal Consorzio di Tutela del Limone dell’Etna IGP presieduto da Renato Maugeri. Si tratta della prima manifestazione pubblica organizzata in collaborazione con tutte le Istituzioni che negli anni hanno supportato il procedimento amministrativo, dando a questa eccellenza etnea visibilità internazionale.
I saluti del responsabile del Crea Silvia Di Silvestro, del sindaco di Acireale Stefano Alì e del deputato regionale Nicola D’Agostino, hanno preceduto l’intervento del presidente del Consorzio: «Quello che abbiamo fatto finora è importante, ma è ancora più importante ciò che si deve ancora fare. E un gioco di squadra che non possiamo fare solo noi promotori, adesso occorre che scendano in campo un po’ tutti. Nel nostro versante la commercializzazione la dobbiamo ricreare. Quindi abbiamo bisogno dell’iscrizione degli agricoltori nel Consorzio, dopodiché faremo di tutto per trovare dei confezionatori per poter lavorare questo limone e mandarlo nei supermercati. Un processo lento e complesso».
Sempre per il Consorzio, Agostino Pennisi ha sottolineato: «Una giornata di immensa importanza per la limonicoltura del nostro territorio che ha incontrato la grande distribuzione alla presenza delle Istituzioni, tutte fondamentali per il raggiungimento dei nostri risultati riconosciuti in Europa. La presenza del direttore dell’assessorato regionale all’Agricoltura Dario Cartabellotta ha dato lustro al convegno ed ha esaltato il valore del percorso che il Limone dell’Etna IGP sta portando a compimento per la rinascita del limone di qualità qual è il nostro prodotto».
«Oggi si inizia un percorso, quello del costituito Consorzio di tutela del Limone dell’Etna – ha sottolineato Paolo Rapisarda, dirigente Crea di Acireale -. E importante avviare riflessioni su quelle che saranno le strategie da adottare per il futuro, per cercare di coinvolgere il più possibile agricoltori e trovare poi strade commerciali per la valorizzazione del prodotto».
Di momento importante ha parlato anche il sindaco di Acireale che ha sottolineato il sostegno offerto e i futuri problemi da risolvere: «Abbiamo supportato il Consorzio (la sede tra l’altro è ospitata in municipio), e come Gal abbiamo presentato un progetto di ricerca contro il malsecco (uno dei problemi più grossi di questa coltura) che ci è stato finanziato. Dobbiamo però intervenire ora su altri temi importanti; evidenzio quello della gestione dei giardini, legata anche ad un problema di approvvigionamento idrico, a cui sono chiamati ad intervenire i soggetti regionali che devono garantire anche costi congrui. E poi il problema dei furti; abbiamo chiesto come sindaci un incontro in Prefettura sul tema per sollecitare una maggiore attenzione».
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Fonte: La Sicilia