La Stampa
Non sono sufficienti le circa 50 mila presenze a soddisfare gli organizzatori della Festa del Vallée d’Aoste Lard d’Arnad DOP. Il Comitato Lo Doil (dal nome del contenitore di castagno in cui è messo a stagionare con le erbe aromatiche il lardo), presieduto da Lorenzo Borettaz, punta più in alto e intende estendere la partecipazione Oltreoceano. Un primo passo è già stato compiuto. «Grazie al web è giunta una comitiva di americani, dalla California – dice Borettaz -. Erano entusiasti: hanno fotografato tutto e hanno fatto incetta di prodotti tipici da portare al loro paese. Hanno detto di non avere mai visto una manifestazione così ricca e ben organizzata». Complice il bel tempo. I quattro giorni di festa hanno portato ad Arnad visitatori da tutta l’Italia, dalla Svizzera e dalla Francia.«L’accoglienza non è un problema – continua Borettaz -. Abbiamo un’area di 40 mila metri, più di mille posti per mangiare al coperto e oltre 3 mila parcheggi auto. La viabilità è stata garantita dai vigili del fuoco volontari, anche dai paesi limitrofi ». Per accogliere i visitatori sono stati allestiti 24 chalet con i prodotti tipici, con qualche novità. «Quest’anno abbiamo introdotto lo stand del pane: abbiamo panificato dei pani di segale e frumento che sono piaciuti molto. Inoltre abbiamo prodotto il gelato con latte, miele, mirtilli e castagne». Grande successo per i laboratori Slow Food con chef stellati, sempre affollati. La vendita del lardo Dop (unico europeo ad avere la Denominazione di origine protetta) ha confermato i dati della passata edizione: circa quindici quintali acquistati. E non solo lardo.
Il lardo diventa attrattiva per turisti d’Oltreoceano