È vero, i conti del consorzio del Grana Padano DOP vanno bene. I prezzi all’ingrosso sono più che accettabili (6,55 curo/kg) e l’export cresce del 2% l’anno. Eppure, se la DOP italiana più famosa del mondo vanta numeri di successo, non significa che i dirigenti del Consorzio dormano sonni tranquilli. Anzi, sono loro a lanciare l’allarme sul settore lattiero. “Gli allevatori italiani sono in difficoltà – spiega Stefano Berni, direttore del Consorzio del Grana Padano DOP – e per l’intero settore il governo dovrebbe proclamare lo stato di crisi”. L’idea è quella di spingere l’esecutivo a varare una serie di misure che alleggeriscano il peso fiscale sulle stalle (una moratoria sui mutui) e sui costi del servizio. Il problema è che a livello europeo “c’è troppo latte in circolazione”.
E questo, per Berni, si traduce in “un abbassamento dei prezzi”. Il Grana Padano DOP ha un piano produttivo che lo protegge, ma non si tratta di uno “scudo” perenne. Troppo latte in circolazione può spingere gli allevatori ad una svendita del prodotto che alla lunga potrebbe danneggiare anche il Grana Padano DOP, in termini di prezzo. Ecco perché serve un cambio di passo, sostengono dal consorzio. Convinti che si debba evitare assolutamente la chiusura delle stalle italiane.
Fonte: Corriere della Sera