L’esperimento nel parco Capanne di Marcarolo: è il vitigno più alto dell’Appennino piemontese (e il più vicino al mare)
Quest’anno, per la prima volta, il Gavi DOP sarà vendemmiato anche a Capanne di Marcarolo. Nel cuore del Parco regionale omonimo, nei terreni di cascina Menta, a settembre si raccoglieranno le prime uve Cortese coltivate a 800 metri di altitudine. Un esperimento messo in atto dall’azienda agricola Ghio Roberto–Vigneti Piemontemare, che nel 2017 aveva acquistato i terreni della cascina già rifugio dei partigiani durante la guerra, tanto che i nazifascisti tentarono di distruggere l’edificio incendiandolo senza successo.
Intorno alla cascina, che risale al XVII secolo, 4 anni fa i vitigni impiantati erano solo di Pinot Nero Alta Langa DOP. Circa due ettari e un doppio primato: la vigna all’altitudine più elevata dell’Appennino e quella più vicina al mare in Piemonte: il Mar Ligure, in linea d’aria, è tutt’altro che distante.
“È una sfida quella di cascina Menta – spiega Ghio –, l’impianto del Pinot Nero si sta rivelando più difficile del previsto: il vitigno forse sta un po’ soffrendo l’altitudine. È capitato di avere viti con le foglie e la neve intorno. Una situazione che con i tecnici stiamo cercando di affrontare. Per il Pinot si dovrà aspettare qualche tempo. Ma per il Gavi, ci siamo: a settembre avremo il primo raccolto, anche se siamo ancora in un a fase sperimentale».
La cascina Menta è situata in un’area protetta, non lontano dai laghi del Gorzente, dove nell’Ottocento il marchese Cambiaso impiantò i primi vitigni del Cortese di Gavi. Per avere l’ok all’impianto dei vigneti, l’azienda agricola ha dovuto realizzare compensazioni ambientali, come la costruzione di nidi per i pipistrelli, specie protetta in Europa, di una zona umida per salamandre e tritoni e di un rendano in pietra per serpenti e lucertole, il cibo preferito dai rapaci come il biancone, simbolo del Parco.
“Nella sfida con il clima di Capanne di Marcarolo – continua Ghio – possiamo dire di essere in pareggio. Una fase di stallo per il Pinot, ma sono certo che avremo risultati anche con questo vitigno. Pure il Gavi in futuro dovrà arrivare a una produzione con una certa quantità. Certo, dal 2021 ci sarà per la prima volta il Gavi DOP di Capanne di Marcarolo”.
Fonte: La Stampa