La suggestiva location del castello guiscardiano ha ospitato la tavola rotonda sul futuro della mandorla di Amendolara, lanciata verso il marchio della DOP. (Denominazione di Origine Protetta). All’incontro, organizzato per la seconda edizione della Festa della Mandorla hanno partecipato quanti i quali hanno avuto e avranno un ruolo determinante per la caratterizzazione della mandorla come marcatore identitario di Amendolara, un antico prodotto autoctono riscoperto scientificamente, mappato geneticamente e quindi oggi pronto a creare un indotto gastronomico, turistico ed occupazionale per l’intero comprensorio.
Un appuntamento dal titolo “Pizzutella d’aMARE – Una mandorla DOP per la stazione zoologica” che ha messo in risalto il connubio terra-mare che l’amministrazione comunale promuove e programma ritenendoli “i nostri gioielli”. I lavori – moderati dal giornalista Vincenzo La Camera -, sono stati introdotti dal sindaco Antonello Cimivelli che vede nella mandorla di Amendolara e nella nascente Stazione Zoologica un vero volano di sviluppo non solo per Amendolara ma per l’intero comprensorio.
“Non solo la mandorla, ma ogni iniziativa che portiamo avanti – ha detto Ciminelli – deve essere integrata nella famosa rete di collaborazioni istituzionali e di privati, altrimenti non avrebbe alcuna possibilità di successo. Un piccolo paese come Amendolara ha avuto la capacità di diventare, con lavoro, dedizione, amore, impegno, centro importante di queste iniziative che sono patrimonio di tutti“. A margine del convegno è stata sottoscritta dai produttori un’Associazione Temporanea di Scopo, con presidente Sandro Toscani e segretario il giovane imprenditore Pasquale Benvenuto, che avrà l’obiettivo di traghettare la mandorla di Amendola verso il conseguimento della DOP.
Il filo conduttore del convegno è stato rappresentato dalle reali possibilità di commercializzazione del prodotto, sia direttamente dalla pianta che in fase di trasformazione. A tal proposito, Claudio Papa, imprenditore molisano, si è detto pronto ad acquistare le mandorle di Amendolara e dell’intero distretto dell’Alto Jonio per inserirle in un programma di trasformazione come quello che porta al prodotto finale dei confetti. Papa ha ricordato i sopralluoghi ai mandorli secolari di Amendolara, che riescono a portare frutto anche per quasi due quintali a pianta “quando gli standard sono molto inferiori”. Franco Durso, direttore tecnico del Gal Sibaritide, ha invitato a presentare i progetti per implementare la coltura della mandorla.
Fonte: Il Quotidiano del Sud