Il futuro del mondo dipende da cosa mangiamo oggi! Può sembrare un’affermazione azzardata, quasi inverosimile, detta solo per creare allarmismo, ma dietro un semplice atto come quello di nutrirsi c’è un meccanismo complesso che tocca direttamente la nostra vita, l’ambiente, il benessere; cercheremo di spiegare attraverso questo spazio editoriale.
Tutto inizia dall’agricoltura e si trasferisce sulle nostre tavole. In maniera superficiale e solo ogni tanto ci chiediamo cosa sia la qualità e cosa siano i prodotti certificati, gli Ogm free, la tracciabilità o cosa siano le DOP e la filiera corta. Tante sono le domande a cui vogliamo dare delle risposte per rendere i consumatori più consapevoli di fronte alla scelta di un prodotto. Oggi possiamo trovare in un supermercato circa 47.000 prodotti alimentari (o referenze), mentre fino a pochi anni fa, era considerata già ben fornita una bottega che ne proponeva poche centinaia. E’ sufficiente questo confronto per comprendere fino a che punto ci siamo spinti nel rincorrere la quantità a discapito della qualità. Negli ultimi anni, la produzione alimentare è andata avanti così indiscriminatamente da rendere necessaria, oggi, una seria riflessione sul fenomeno. Fortunatamente a fronte della crescente industrializzazione del cibo, c’è stata una riscoperta del valore aggiunto dei prodotti tipici e parallelamente c’è stato anche un rinnovato interesse verso la campagna e per la vendita diretta, insieme alla ricerca dei ristoranti a Km 0 e delle vacanze in agriturismo. Tutto questo è diventato realtà in molti Paesi europei, soprattutto nelle zone a spiccata vocazione agricola. E’ diventato un fenomeno davvero interessante e diffuso anche in tutta Italia; capofila sono state regioni come la Toscana, l’Umbria, l’Emilia Romagna e la Liguria. Questi ed altri argomenti troveranno spazio in questo editoriale, al fine di analizzare quei percorsi virtuosi che possano orientarci verso un mangiare sano. Ci soffermeremo inoltre sulle problematiche legate alle imprese agroalimentari italiane che hanno continuato ad investire nella qualità nonostante le mille difficoltà del momento; una direzione che nel solo mondo del food ha coinvolto oltre 70.000 aziende. In sintesi, questo sarà l’impegno della Fondazione Qualivita nei confronti dei lettori della Nazione.
20091016_La Nazione.pdf