Il Sole 24 Ore – Agrisole
Sembravano una minaccia in grado di mettere seriamente a rischio i vini a denominazione d’origine europei, si sono invece rivelati ben poca cosa. Sono i «varietals» ovvero la nuova categoria dei vini da tavola ai quali l’Ocm vino del 2008 consente di indicare in etichetta vitigno e annata. Erano molto temuti perché sembrava stessero spopolando nei paesi del Nuovo Mondo (Australia in primis), ma anche negli Usa e nel Regno Unito. Invece sono rimasti di moda solo in quei paesi nei quali le etichette Dop e Igp rappresentano ancora il 63% dell’offerta già erano radicati e in Europa hanno a malapena raggiunto una quota del 2% del mercato. A farla da padrone sono invece ancora i vini a denominazione d’origine che rappresentano insieme a quelli a indicazione geografica circa 103 milioni di ettolitri e sono pari al 63% della produzione europea. Staccati sono i vini da tavola comuni (che ammontano a 51 milioni di ettolitri pari al 31% del totale).